Dopo il calcione a Balotelli e le polemiche che ne sono scaturite, Totti ha pensato bene di adottare la sua strategia difensiva. Il "Pupone" ha affidato alle pagine del Corriere dello Sport il suo pensiero. Dopo essersi scusato, in maniera fugace a dire la verità, Totti si è lanciato in una lunga digressione sulla solitudine dell'uomo quando commette degli errori e sulla sua "Romanità" a prova di tutto.
Troppe parole, troppo ponderate bastava dire ho sbagliato, chiedo scusa a Balotelli e accetterò con serenità le decisioni del GIudice Sportivo. Non avrei, cioè accampato nessuna giustificazione.
D'altra parte Totti non è nuovo a episodi spiacevoli come i vaffa all'arbitro, lo sputo a Poulsen, i pollici o le scritte offensive rivolte agli avversari laziali.I suoi atteggiamenti soprattutto in casa sono quasi sempre arroganti sia nei confronti degli avversari che dei direttori di gara che gli concedono fin troppo. Proprio nell'incontro con l'Inter se ne è avuta la dimostrazione più lampante: fallo su Milito (col Principe non c'erano state provocazioni), calcetto alla testa di Motta, per finire col calcione a Balotelli condito con il calcetto in testa.
Totti campione di calcio, uomo generoso e simpatico si trasforma nel peggio del peggio per i suoi atteggiamenti in campo. Cambierà il "Capitano"? La lezione gli servirà? Credo di no.
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