Milan all'assalto di Nani

mercoledì 17 ottobre 2012 | 0 commenti

Secondo alcune fonti di stampa inglesi il Milan avrebbe in animo di acquistare il talento portoghese Nani dal Manchester United.
Il pessimo inizio di campionato, i continui infortuni di Pato e le proteste dei tifosi avrebbero spinto la dirigenza milanista all'acquisto.

D'altra parte, dopo l'arrivo di Van Persie, Nani non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra, avendo collezionato solo 5 presenze.
Il Portoghese vorrebbe giocare di più,  e l'ipotesi Milan gli sarebbe gradita.

Nani

Anche il Manchester avrebbe convenienza dall'operazione, perchè Nani è in scadenza di contratto a giugno 2014, quindi far passare altro tempo metterebbe a rischio i Red Devils.

Il vero problema sta nella formula del trasferimento al Milan, il Manchester chiaramente vorrebbe cedere il giocatore ricavandoci almeno 15 milini di euro, mentre il Milan vorrebbe il prestito di Nani con possibilità di riscatto.

L'operazione è prevista per giugno 2013, ma se continuassero i cattivi risultati sportivi dei rossoneri potrebbe essere anticipata a gennaio.


Cassano: Messi meglio di Maradona e Pelè

martedì 16 ottobre 2012 | 0 commenti

Il refrain della canzoncina in voga a Napoli alla fine degli anni 80 era "Maradona è meglio e Pelè" e ancora oggi il dibattito è ancora aperto tra gli estimatori della PerlaNera e quelli del Pibe de Oro.

Maradona Pelè

A sistemare le cose ci pensa Antonio Cassano che intervistato da Fabio Fazio, prima ci illumina sulle differenze tra Milan e Inter, poi ci fa sapere di aver rifiutato la Juve per ben tre volte perche:"lì sono tutti soldatini", infine dà il suo giudizio sul migliore calciatore di tutti i tempi.

Maradona o Pelè?

Nessuno dei due per Cassano il migliore di gran lunga è Leo Messi!

Basket: crisi Siena, sconfitta per Milano

lunedì 15 ottobre 2012 | 0 commenti

Due i posticipi del campionato.

L'Olimpia Milano di scena ad Avellino e Siena ospite di Varese.

Tonfo senza attenuanti per Milano sconfitto 80 a 58 dalla Sidigas Avellino.
Gara senza storia con i Campani sempre avanti nel punteggio, sporadicamente avvicinati dall'EA7.

Siena

Sembra, invece definitivamente finita l'era Siena. la Montepaschi incappa nell'ennesima sconfitta contro la Cimberio Varese.
Anche in questo caso, squadra di casa sempre in testa dall'inizio alla fine.
Qualche brivido nel finale quando Siena tenta una disperata rimonta che la porta a tre punti di distacco, ma vArese serra le fila e vince. 74 a 67 il punteggio finale.

Per Lotito insulti dalla curva Salernitana

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Claudio Lotito aveva approfittato della sosta del campionato di serie A per andare a vedere la sua seconda squadra: la Salernitana.

Dopo la vittoriacon il Borgo Buggiano per 3  a 1 il patron biancoceleste si è recato sotto la curva degli Ultras granata, ma ha raccolto solo insulti e sputi.

Lotito


Poco chiare le ragioni di una protesta così violenta soprattutto nel momento in cui anche i risultati sportivi cominciano a vedersi.

Probabilmente si tratta di screzi dovuti ai prezzi degli abbonamenti e dei biglietti.

Buffon difende De Rossi

mercoledì 10 ottobre 2012 | 0 commenti

E' Gianluigi Buffon il primo Azzurro a sottoporsi alle domande dei giornalisti, nel corso del ritiro della Nazionale.
Buffon

Intervista che passa da Cassano: smentite le voci di un litigio con i Senatori della squadra;
a Balotelli: deve maturare e farci vincere;
da Pirlo: deciderà lui quando smettere con la Nazionale;
alla partita scudetto con il Napoli del prossimo 20 settembre: Juve più forte, ma Napoli favorito dalla mancanza di impegni europei importanti come la Champions.

Infine si passa a parlare di De Rossi e della sua esclusione dalla partita con l'Atalanta voluta da Zeman.

Buffon difende De Rossi, si schernisce sui motivi che hanno indotto Zeman a prendere la sua decisione, ma nello stesso tempo non critica il Boemo.

Osvaldo e De Rossi in castigo, ma non per Prandelli!

domenica 7 ottobre 2012 | 0 commenti

Zeman questa volta ha cercato di salvare se stesso.
La decisione di tenere fuori squadra due pezzi da novanta come De Rossi e Osvaldo è molto coraggiosa.
Ancor di più il Boemo è stato sincero quando ha spiegato i motivi dell'esclusione. Zeman non ha parlato di infortuni dell'ultim'ora o accampato scuse di circostanza, ma ha chiaramente detto che i due non si sono allenati bene!
logo Roma
Roma

Grande Zeman!

Ora, però c'è da aspettarsi la reazione degli esclusi e qui deve essere brava la società che deve far quadrato intorno all'allenatore. 

Per tutto contro, Prandelli ha convocato sia Osvaldo che De Rossi per gli impegni della Nazionale. Decisione sorprendente perchè il Ct  è considerato  il paladino dei buoni e sani principi sportivi.

La Juve vince il Palio di Siena

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Reduce dalle fatiche di Champions, la Juve rischia oltre il lecito contro il Siena di Serse Cosmi.
Eppure la partita si era messa benissimo per  i bianconeri che con Pirlo erano andati in vantaggi dopo circa un quarto d'ora. 
Il Siena non si è , però disunito, anzi piano piano, i Toscani si sono fatti sempre più minacciosi.

Nel recupero del primo tempo un duplice errore di De Ceglie e Marrone permettono il pareggio di Calaiò.

Claudio Marchisio
Claudio Marchisio

Secondo tempo veemente della Juve che mette in difficoltà il Siena, ma comunque non sembra in grado di passare.
Le castagne dal fuoco le toglie Marchisio con un gran tiro a volo a cinque minuti dalla fine.

Ancora una volta la Juve evita la sconfitta pur non disputando una partita convincente.

Segno, comunque di forza, personalità e fortuna.

I Bianconeri stasera aspettano l'esito delle sfide del Napoli e delle Milanesi, in attesa del prossimo 20 ottobre data di Juventus Napoli.






Derby di Milano: favorito sarà lei

sabato 6 ottobre 2012 | 0 commenti

Pantomima piuttosto divertente intorno al derby di Milano.
Partendo dalla vecchia tradizione per la quale nei derby la squadra favorita non vince mai, ecco che Milan e Inter, per bocca dei loro protagonisti principali fanno a gara a dichiararsi sfavoriti!
logo Inter

Ha cominciato Galliani a dare per strafavoriti i cugini interisti, più tonici, con la squadra più amalgata, ha proseguito Allegri, pur con qualche sfumatura diversa.
logo MIlan

E allora all'Inter che fanno, giocano a rimpiattino.

Moratti dichiara che l'Inter non è per niente favorita, Stramaccioni esagera e dichiara che il Milan gode dei favori dei pronostici.
Poi il giovane tecnico interista capisce che l'ha detta grossa, fa un pò di marcia indietro e afferma che aveva scherzato.
Fatto sta che questo derby, in tono minore veramente non lo vuole perdere nessuno e in tempi di vacche magre ci si attacca anche ai cavilli della tradizione.

Come a dire: non è vero, ma ci credo.

A parte le superstizioni, la partita si annuncia equilibrata con due squadre reduci da buoni successi nelle coppe europee. Meno stanca l'Inter che ha potuto fare un pò di turnover, ma più motivato il Milan che sa che non gli è concesso perdere ulteriore terreno in campionato

La Juve si lecca le ferite

mercoledì 3 ottobre 2012 | 0 commenti

Giornata di completo riposo per i Bianconeri all'indomani della partita contro lo Shakthar.
L'ambiente si è un pò depresso, dopo l'incontro, per le difficoltà che ne sono scaturite e per lo spettro della possibile sconfitta.
logo Juve

La Juventus storicamente ha subito la pressione della Champions, dove quasi mai ha primeggiato a differenza delle Milanesi. 
I maligni, si sa, parlano dei favoritismi che vengono accordati  alla Vecchia Signora in Italia, mentre ciò non avveniva e non avviene in Europa.
Anche se suggestiva quest'ipotesi non convince.
Almeno per la Juve attuale, la spiegazione è diversa.
La ragione principale è la desuetudine ad affrontare le sfide europee, la poca esperienza della guida tecnica e la difficoltà a gestire la fatica fisica e psicologica del doppio impegno.

L'Europa non è l'Italia: anche nel calcio!

Nicchi: arbitri bene così!

lunedì 1 ottobre 2012 | 0 commenti

Per Marcello Nicchi, Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, l'inizio del torneo di serie A è iniziato bene per gli arbitri, che stanno operando con serenità, bravura e competenza.

Michel Platini

Nicchi si dice contento del fatto che gli errori arbitrali sono stati considerati tali e che nessuna squadra abbia sollevato l'idea di complotti o di favoritismi.



Sepp BlatterIl Presidente è contentissimo dell'esperimento dei 5 arbitri, non si dice per principio contrario alla tecnologia, non prende posizione nella querelle tra Blattere Platini sull'uso dei mezzi elettronici.

Infine Nicchi lancia il suo spot elettorale in vista del rinnovo delle cariche, annunciando la sua candidatura.

Un Nicchi che difende giustamente il proprio operato e quello dei suoi collaboratori, ma che nasconde il fatto che in Italia il livello medio arbitrale è scadente. I nostri migliori arbitri sono scarsi!


Eurolega chiama Cantù:presente!

sabato 29 settembre 2012 | 0 commenti

La Maaporo Cantù riesce a entrare nella fase a gironi dell'Eurolega di basket.

Dopo aver battuto il Lukoil Sofia e dopo aver superato l'avverasria più insidiosa, il Cez Nymburk, Cantù vince anche l'ultima e decisiva partita contro il Le Mans e va a fare compagnia a Siena e Milano in Eurolega.

Pietro Aradori

Sugli scudi Pietro Aradori che a parte forse la prima partita si è erto a protagonista assoluto di questo minitorneo. Da ricordare anche le ottime prestazioni di Cusin, Smith e Brooks.

Coach Trinchieri non può che essere soddisfatto da questo inizio di stagione che già ha portato a Cantù il primo trofeo: la Suoercoppa di Lega strappata a l'invicibile armata Siena.

Conte manda l'allenatore dei portieri in conferenza stampa

venerdì 28 settembre 2012 | 0 commenti

Domani c'è un anticipo della 6° giornata di campionato dal sapore particolare Juventus Roma.
La rivalità fra le due squadre è antica, forse già da prima del famoso gol annullato a Turone nel 1981.

Totti oggi ha dichiarato che solo il derby è più importante della partita con i bianconeri.
logo Roma

Quest'anno, però c'è un motivo di frizione in più: Zeman.

Il Boemo è forse, il nemico "sportivo" più acerrimo dei bianconeri, quello del doping denunciato, quello delle battute sempre pungenti.

Zeman, oggi in conferenza stampa è stato caustico, ma non particolarmente cattivo, mentre la sorpresa più grossa viene dal fronte bianconero.
logo Juventus

Alla conferenza stampa prepartita si è presentato l'allenatore dei portieri Filippi.
La scelta sarebbe stat proprio di antonio Conte.

Perchè non mandare Carrera? Forse proprio per non cadere nella tentazione di rispondere per le rime a Zeman, cosa ritenuta poco conveniente dal clan juventino.
Paradossalmente, però la decisione, invece di placare gli animi rischia di innescare nuove polemiche.
Per fortuna domani si gioca!

Stramaccioni alza la cresta

giovedì 27 settembre 2012 | 0 commenti

L'Inter batte il Chievo con grande fatica, ma riesce a racimolare la sua terza vittoria e raggiunge un'ottima posizione di classifica a 4 punti dal duetto Napoli, Juve.
logo Inter

L'abbacchiato Stramaccioni di domenica scorsa dopo la sconfitta col Siena lascia il posto a un giovanetto ringalluzzito e un pò presuntuosetto.

Nascondendo le difficoltà della gara, dove l'Inter ha più volte rischiato di essere messa sotto dal Chievo, tralasciando ovviamente il fatto che il primo gol di Alvaro Pereira era stato siglato in fuorigioco, Strama ha dichiarato che solo la sfortuna aveva impedito all'Inter di vincere contro il Siena, per cui contando la mancata vittoria con i toscani, i neroazzurri sarebbero stati secondi in classifica.

Il tecnico dell'Inter, chiaramente ha già dimenticato l'affermazione immeritata con il Toro, gara per cui si era anche offeso per le accuse di provincialismo.

Ora, però incombono gli impegni con la Fiorentina, quello di Europa League e poi verrà il derby.
La sicumera di Stramaccioni, soprattutto se il Milan saprà rimettersi in carreggiata nello scontro diretto sono sicuro che vacillerà e non poco!

Milan, vittoria senza Allegria

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Prima vittoria a San Siro per il Milan, primo gol realizzato in casa e un pezzo di crisi che per almeno tre giorni viene accantonato.

Paradossalmente tutto ciò avviene proprio nel giono in cui l'allenatore dei rossoneri, Massimiliano Allegri, non sedeva in panchina a causa della squalifica rimediata a Udine.

Campione di giornata El Shaarawy, che ha messo a segno una doppietta.

logo milan

Milan schierato con il 4 3 3 con esordio  a centrocampo per Traorè. Buona nel complesso la prestazione milanista, ma c'è da dire che poca cosa  è stato il Cagliari che dopo un primo tempo anonimo, ha rialzato la testa a inizio secondo tempo, spaventando i rossoneri.

Poi Daniele Conti ha pensato bene di farsi espellere e per i Sardi non c'è stato più niente da fare.

A fine partita, fiducia ribadita ad Allegri, da parte di Galliani, ma tutti sanno che il trittico Parma, Zenith e derby con l'Inter decideranno prima della sosta per gli impegni della Nazionale, il futuro dell'allenatore rossonero.

Tassotti l'erede designato in caso  di cattivi risultati.

Torino Udinese sfida per un posto al sole

mercoledì 26 settembre 2012 | 0 commenti

Negli ultimi anni è stata sempre l'Udinese di Pozzo la vera rivelazione dal campionato.
Squadra sempre diversa assemblata con calciatori provenienti da tutte le parti del mondo, con un'unica certezza quella di Totò Di Natale che imperterrito segnava caterve di gol.

Per due anni, quindi la squadra friulana ha conquistato un posto in Champions, pur essendo successivamente eliminata nei preliminari.

Quest'anno le cose non sembrano girare per il verso giusto, i nuovi arrivati non sono ancora all'altezza della situazione, Di Natale è di un anno più vecchio. Il recente successo sul Milan, viste le disastrose condizioni dei rossoneri è una rondine che non fa primavera.

Udinese calcio

Avversaria dell'Udinese, questa sera il Toro di Ventura.

Il Torino, da quando la proprietà è passata a Cairo, ha inanellato una serie di insuccessi clamorosi.
Allenatori esonerati, decine di giocatori acquistati e poi in fretta rivenduti. Nessuna continuità tecnica e progettuale. L'anno scorso la svolta.
Squadra affidata a un esperto e valido tecnico come Ventura, calciatori in grado di conquistare la promozione in A che puntualmente è arrivata.

Il calciomercato granata non è stato particolarmente esaltante, ma sono arrivati comunque quei calciatori, Santana e Cerci in testa in grado di elevare il tasso tecnico della squadra, apportando nello stesso tempo quell'esperienza necessaria ad affrontare la serie A.

Ma l'arma in più del Toro è proprio Ventura, per cui stasera ci potrebbe essere un virtuale cambio della guardia per quanto riguarda la sorpresa del campionato tra Udine e Torino.

La vera antiJuve!

lunedì 24 settembre 2012 | 0 commenti

Il giornalismo sportivo e non si affanna per cercare qual è l'avversaria che possa impensierire la Juventus nella lotta per il titolo del 2013.

Le Milanesi, le Romane, il Napoli o una squadra rivelazione?

Visto l'inizio del campionato cnon resta che rassegnarsi: l'unica vera antagonista dei bianconeri è la Juventus stessa.

Solo se la squadra di Conte non riuscisse a reggere il peso del doppio impegno, campionato e Champions  o se per pura sfortuna alcuni dei suoi giocatori migliori dovessero incappare in qualche infortunio, si potrebbero aprire degli spiragli per le altre squadre.

pallone calcio

D'altra parte già lo scorso campionato fu lo specchio evidente, sottolineato oggi dallo stesso Marotta, del decadimento del calcio italiano. Solo la Juventus e il Milan furono in grado di racimolare un numero di punti ragguardevole, le altre finirono a distanze siderali, tanto che non ci fu una grande distanza fra le squadre in lotta per il posto Champions e quelle impegnate nella lotta per non retrocedere.

Juventus nemica di se stessa, quindi, perchè le Milanesi hanno problemi di assemblaggio, la Roma ancora non ha metabolizzato il credo Zemaniano, Napoli e Lazio sono discontinue e sorprese tipo Udinese non se ne vedono all'orizzonte.

Una volta la serie A era il campionato più bello del mondo...

C'è poco da stare Allegri

sabato 22 settembre 2012 | 0 commenti

Il Milan attraversa il periodo più buio dell'era Berlusconi.

L'indebitamento mostruoso che il club di via Turati aveva accumulato e l'imminente fair play finanziario  hanno costretto la società a cedere i pezzi più pregiati, Ibra e Thiago Silva in testa.

La squadra si è indebolita, ma la Società non ha voluto dichiarare pubblicamente il ridimensionamento dei propri obiettivi. 

Nasce così la guerra fredda tra l'allenatore Allegri e l' A.D, Galliani.
I cattivi risultati sportivi hanno ancora di più esacerbato gli animi. Da un lato Allegri che si sente capro espiatorio di una situazione non certo creata da lui, dall'altro Galliani che pretenderebbe risultati migliori anche con l'attuale rosa.
Logo milan

Il proprietario Berlusconi, per adesso rimane alla finestra, in attesa di prendere decisioni importanti.

L'ultima baruffa in ordine di tempo è il litigio tra Allegri e Inzaghi.
Da una parte l'ex punta rossonera che accusava Allegri di avergli di fatto interrompere la carriera dopo un anno di panchina, dall'altra parte l'allenatore rossonero piccato per le voci di sostituzione sulla panchina proprio con Pippo Inzaghi.
Fatto sta che sono volate parole grosse.
Poi la pace pretesa dalla Società davanti alle telecamere.
Domani a Udine Allegri si gioca molte delle sue possibilità di restare sulla panchina del Milan.
Ago della bilancia i calciatori rossoneri: se saranno dalla parte di Allegri, il mister si salverà altrimenti...

Carrera più bravo di Conte!

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Antonio Conte, lo squalificato allenatore juventino è da tutti considerato il vero artefice di questa nuova stagione vincente bianconera. Grande motivatore, uomo spogliatoio, in un solo anno Conte ha raggiunto risultati insperati.

E' giunta, come tutti sanno la squalifica per dieci mesi a seguito della condanna per omessa denuncia di una combine, quando era allenatore del Siena.

Di fatto , in Italia, questa squalifica si traduce nell'assentarsi in panchina, perchè tutte le altre funzioni connesse al suo ruolo sono regolarmente esplicate.

Anche nel giorno della partita Conte riesce a incidere attraverso corrieri e sms.
Comunque sia, da quando in panchina lo sostituisce Carrera, la Juve non solo non ha mai perso, ma ha addirittura vinto tutti gli incontri ufficiali giocati.

Facile dire quindi, che Carrera è solo un fantoccio.

Arriva la partita di Champions contro il Chelsea, questa volta Conte non può fare i soliti giochini. In Europa le cose sono più serie. 

La partita si mette male per la Juve. Al momento giusto, fa entrare l'ex napoletano Fabio Quagliarella, che mette a segno il gol del pareggio e per poco non realizza quello della clamorosa vittoria.

A questo punto il dubbio insorge! E' Conte il vero valore aggiunto della Juventus oppure la qualità della rosa è così alto che l'allenatore incide poco?

Stasera a Chievo la riprova, Pirlo in panca e Quagliarella in campo la cosa sa molto di Carrera. Staremo a vedere!

Con Zeman si vince?

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Zeman è sempre al centro dell'attenzione mediatica. Personaggio sicuramente al di fuori degli schemi, istrionico, scomodo. Il giudizio sulle sue capacità tecniche è decisamente manicheo.

Da un lato i suoi fans che gli riconoscono bravura, talento, capacità di valorizzazione dei giovani, un gioco divertente e spumeggiante.

Dall'altro lato i suoi detrattori che sottolineano le sue scarse affermazioni, anche quando ha avuto a disposizione squadre di un certo valore, la sua incapacità di insegnare la fase difensiva e in generale una certa allegria tattica.
zeman

Difficile dare ragione a uno o all'altro schieramento. Nella sua carriera il Boemo ha alternato sorprendenti successi a fiaschi clamorosi. Questo vuol dire che per essere vincente, la sua ricetta deve avere gli ingredienti giusti.

In primo luogo ci deve essere la disponibilità totale dei calciatori a seguire il suo credo e se è facile raggiungere questo obiettivo con dei giovani è meno semplice farlo con calciatori affermati, meno disponibili a cambiare abitudini di allenamento e modo di giocare.

Importante l'ambiente. Zeman ha fatto bene in piccoli centri come Foggia e Pescara, mrno bene a Roma, malissimo a Napoli dove venne esonerato dopo 6 sconfitte consecutive.

Insomma se il mix funziona, allora i successi sono asiicurati e con esso il divertimento. Se solo uno degli ingredienti non c'è allora il fiasco è dietro l'angolo.

Coppe Europee senza infamia e senza lode per le Italiane

venerdì 21 settembre 2012 | 0 commenti

Turno di Coppa che si chiude con il bilancio di 1 vittoria e 5 pareggi.
Tutto sommato visti i risultati degli ultimi anni, soprattutto in Europa League, non c'è nemmeno da lamentarsi più di tanto.
In Champions il Milan ha pareggiato con i belgi dell'Anderlecht, partita non esaltante con i rossoneri in piena crisi tecnica (Allegri sembra ormai vicino al passi d'addio).

La Juve, invece pur rischiando il tracollo allo Stamford Bridge è riuscita  a evitare la sconfitta con il redivivo Quagliarella.
In Europa League, bene il Napoli contro gli Svedesi dell'AIK, battuti per 4 a o con tripletta del ritrovato Vargas. Inter e Udinese in sofferenza con i rispettivi avversari.

logo Champions

Ottima la prova, invece dela Lazio contro gli Inglesi del Tottenham: pareggio sofferto, ma meritato.

In Europa, quindi rispecchiati gli attuali valori espressi dal Campionato, con Lazio, Napoli e Juve in forma, mentre le Milanesi e l'Udinese in difficoltà.

Nel complesso il livello degli incontri di Europa League non è stato eccelso a parte lo spettacolare 3 a 5 tra gli svizzeri dello Young Boys e il Liverpool, partita decisamente divertente.

Lucas,Barelli,Pellegrini l'intrigo continua

giovedì 20 settembre 2012 | 1 commenti

Per adesso non c'è la parola fine alla querelle che ha interessato il Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Barelli e Federica Pellegrini.
Oggetto del contendere il nuovo allenatore che Federica ha scelto per il prossimo quadriennio, quel Lucas che aveva guidato l'atleta, portandola alla duplice vittoria ai mondiali di Shangai del 2011.
Tutto il problema è nell'ingaggio: 150.000 a stagione che la Federazione si dovrebbe accollare.
Ma se nel 2011 la Pellegrini era un'invincibile campionessa, per cui ogni suo desiderio era un'ordine, oggi che  la sua carriera è in declino, ecco che Barelli non è più così disponibile.

Federica Pellegrini

Il Presidente si giustifica dicendo che le scelte vanno ponderate, che non è possibile prima scegliere il tecnico e poi passare per la Federazione a fatti compiuti. L'entourage di Federica racconta la storia in altro modo.
La Federazione sarebbe stata avvisata per tempo della volontà della Pellegrini.
Gioco delle parti scontato e per nulla interessante.

La Pellegrini, come al solito si comporta da diva, mentre il Presidente fa il forte nel momento di debolezza dell'atleta.

Esito della vicenda per niente scontato, potrebbero vincere le colombe e Federica verrebbe accontentata, potrebbero spuntarla i Falchi e Lucas continuerebbe ad allenare in Francia ( pare, infatti che abbia già diverse concrete offerte).

Per Allegri il tempo è scaduto

mercoledì 19 settembre 2012 | 0 commenti

Ennesimo passo falso del Milan ieri in Champions e Allegri torna di nuovo sul banco degli imputati.

Non sono certo le cattive prestazioni dei rossoneri all'origine della sfiducia intorno all'allenatore, ma i pessimi rapporti con Galliani.

Innumerevoli gli episodi di attrito fra i due. 

Gli obiettivi: da un lato Allegri che parlava di una stagione di transizione, dall'altra Galliani che dopo gli ultimi acquisti parla chiramente di scudetto.

champions

Amichevole col Real: critiche ferocissime di Galliani ad Allegri in occasione del tracollo in casa madrilista.

In ultima analisi: Galliani e Allegri non si sopportano più.

In mezzo a questa diatriba Berlusconi che è consapevole di aver indebolito la squadra, per cui non vorrebbe addossare tutte le colpe all'allenatore.

Fatto sta che se non dovessero arrivare risultati positivi entro un paio di settimane, Allegri verrebbe esonerato. Al suo posto Tassotti o Inzaghi.

Juventus, ciao ciao Llorente

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Un altro top player se ne va!

Fernando Llorente che sembrava essere un sicuro acquisto della Juventus alla riapertura delle liste di trasferimento di gennaio non vestirà la maglia bianconera!

Il giocatore che era in rotta di collisione col suo club ha raggiunto un accordo di massima col Bilbao per il rinnovo del contratto.

Niente spettro per il Bilbao di perdere il calciatore, a fine 2013 per fine contratto efine delle chances juventine di prendere Llorente a prezzo stracciato.

Anche, però nell'ipotesi di un mancato accordo tra calciatore e Bilbao, le possibilitè dei bianconeri di inserirsi nella trattativa sono poche, perchè già si sono mosse altre squadre con offerte economiche superiori a quella juventina.

Una sola possibilità resterebbe alla squadra degli Agnelli ed è legata alla volontà del calciatore, ma sappiamo bene quanto volubili e quanto sensibili al denaro sono gli artisti del "pallone".

Conte: in Europa la squalifica è vera

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La squalifica che Antonio Conte, allenatore della Juve deve scontare per l'affare calcioscommesse, ha la sua validità anche in Europa.

Gli effetti della pena sono ben diversi!

In Italia, Conte allena per l'intera settiimana e la domenica assiste liberamente alla partita dalla tribuna, anzi allo Juventus Stadium gli hanno riservato un gabbiotto, sfrattando le televisioni.

Al "clone" Carrera, seduto in panchina, arrivano le istruzioni di Conte per il tramite di "corrieri" ben addestrati.


Una squalifica "tutta da ridere".

In Europa le cose si svolgono più seriamente.

Conte è stato avvisato, che sarà guardato a vista e che non sarà ammesso alcun contatto con la panchina, in mancanza, ulteriori provvedimenti punitivi per l'allenatore juventino.

Questa sì che serietà!


Pellegrini e Federazione ai ferri corti

martedì 18 settembre 2012 | 0 commenti

Tempi duri per Federica Pellegrini.

Dopo gli insuccessi londinesi Federica, come se nulla fosse accaduto, si è messa alla ricerca del suo nuovo allenatore, ha programmato i prossimi 4 anni di attività agonistica.

La scelta dell'allenatore sarebbe ricaduta su Lucas, che aveva nel 2011 portato la Pellegrini al doppio successo ai mondiali.

Questa volta, però la Federazione Italiana Nuoto, non ha voluto piegarsi ai capricci e alle decisioni di Federica.

Federica Pellegrini

Come a dire, stavolta decidiamo noi!

Il comunicato ufficiale, parla delle necessarie valutazioni tecniche ed economiche, ma in realtà il messaggio è ben preciso: la Pellegrini verrà trattata come tutti gli altri atleti della Nazionale senza alcuna corsia preferenziale.

La Pellegrini non se l'aspettava, per cui si è detta sorpresa della decisione della Federazione.

Il braccio di ferro è solo agli inizi, vedremo alla fine ch vincerà!

E' più forte la Lazio o la Roma?

lunedì 17 settembre 2012 | 0 commenti

Ai nastri di partenza, tutti gli opinionisti erano concordi nel ritenere la Roma di Zeman decisamente più forte della Lazio di Petkovic.
Ai giallorossi molti addirittura davano il titolo di prima avversaria della Juve, mentre la Lazio, complice anche un calciomercato in sordina al massimo veniva inserita nella rosa alle pretendenti un posto in Europa.
L'inizio di campionato ha smentito queste previsioni.
La Lazio corre come un treno e vince tutte e tre le partite, di cui due in trasferta, mentre la Roma stecca la prima col Catania, vince a Milano con l'Inter ma subisce una clamorosa rimonta ieri con il Bologna.

Lazio 9 punti, Roma 4 punti.

I pronostici di inizio campionato sono ancor validi?

Difficile dirlo, la Lazio è una squadra collaudata, con pochi cambi rispetto allo scorso campionato. L'arrivo del nuovo allenatore ha ridato entusiasmo ad alcuni giocatori meno considerati da Reja, Hernanes in testa e questo ha favorito l'avvio fulminante.
La Roma, invece ha cambiato molto. Zeman ha una sua filosofia di gioco difficile da comprendere in poco tempo. La rosa, poi è piena di giovani calciatori stranieri che devono superare le consuete difficoltà di ambientamento.

In ultima analisi, sulla carta Roma più forte, ma Lazio più concreta e pratica.

Quale delle due prevarrà sull'altra , forse saranno decisivi proprio gli scontri diretti.

Si annunciano due derby molto spettacolari e incerti.

Vialli non perdona Zeman

martedì 11 settembre 2012 | 0 commenti

Dopo qualche anno trascorso nell'anonimato, Zeman da quando è alla guida della Roma è diventato il personaggio più chiacchierato del nostro calcio.

Non si contano le polemiche con la Juventus e le frecciatine, argute alle varie componenti del mondo del "pallone".

Proprio ieri anche Gianluca Vialli ha espresso il proprio  giudizio.

Nessuno, può mettere in dubbio le capacità professionali di Zeman, per cui anche Vialli non ha potuto far altro che ammetterle ( recentemente lo aveva fatto anche Buffon).

Poi, però l'ex sampdoriano ha affermato di non aver perdonato Zeman per le famose accuse di doping che il tecnico aveva rivolto alla Juve, con particolare riferimento all'esplosione muscolare dello stesso Vialli e di Del Piero.

Al di là degli esiti giudiziari non si può negare che qualche pratica ai limiti del doping veniva certamente eeffettuata dallo staff medico juventino, per cui il risentimento di Vialli mi sembra fuori luogo.

Altrettanto innegabile la rapida scomparsa del Vialli atleta non appena le denunce di Zeman divennero di pubblico dominio.

Storia diversa quella di Del Piero che dopo un paio di annate buie ha ripreso ad essere il campione ancora oggi rimpianto, ma ben diverso era anche lo spessore tecnico dei due atleti.

Vialli non aveva certo la classe di Del Piero, per cui la sua carriera è finita quando il fisico non ha retto più agli sforzi.

Vialli non perdona Zeman, ma a Zeman è grato tutto il calcio italiano.

Italia del basket: una Nazionale vincente

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Otto vittorie su otto partite e contro squadre di tutto rispetto.

Questo il percorso esaltante della Nazionale di basket impeganta nel girone di qualificazione ai campionati europei che si svolgeranno in Slovenia il prossimo anno.
Esordio senza difficoltà contro il debole Portogallo, poi un crescendo con affermazioni esaltanti con la Repubblica Ceca  la Turchia, vice campione del mondo e la Bielorussia.


La qualificazione dopo le partite del girone di andata era ormai certa, ma l'Italia di Pianigiani non si è accontentata ed è riuscita a vincere le rimanenti 4 partite.

Esaltante la vittoria in terra turca, quando l'Italia è stata capace di rimontare un passivo di 20 punti e di vincere con un tiro a fil di sirena di Gigi Datome.

Erano anni che non si vedeva una Nazionale così vincente, sì vincente, perchè l'Italia in passato ha schierato formazioni più forti, ma che non sono riuscite a raggiungere gli stessi risultati.

Da considerare anche che la squadra azzurra non schierava Bragnani e Belinelli che insieme a gallinari formano il trio NBA italiano.

Il giocatore simbolo è stato sicuramente Danilo Gallinari. Umile, senza alcun atteggiamento da star, al completo servizio della squadra che automaticamente lo ha riconosciuto come leader.

Il pericolo che l'anno prossimo in Slovenia, paradossalmente con una squadra più forte, con l'ingresso del Mago Bargnani e di Belinelli, si possano ottenere risultati meno brillanti.




Prandelli è un bravo allenatore?

lunedì 10 settembre 2012 | 0 commenti

Lascio da parte il suo percorso da allenatore di club  e mi soffermo sul periodo di selezionatore della Nazionale.
Dopo i primi risultati confortanti, l'Italia di Prandelli è incappata in una serie di sconfitte, interrotte dall'ultimo Europeo, dove di fatto, però c'è stata una sola affermazione contro la Germania, frutto più dell'estro di Balotelli che di un convincente gioco di squadra.

Prandelli

La stessa finale giocata contro la Spagna denotò errori tattici e tecnici di mister Prandelli, ma la cosa fu poco sottolinetata vista la differenza di forza spropositata a favore degli Iberici.

L'ultima partita contro la Bulgaria, esordio del girone di qualificazione per i mondiali in Brasile, ha evidenziato nuove e vecchie lacune.
  •  Modulo di nuovo cambiato con il ritorno al 3 5 2, ciò per ricalcare il gioco della Juve che fornisce più della metà dei calciatori.
  • scelte discutibili, come quella di Giaccherini che nemmeno è titolare nalla Juve e che era stato subito messo da parte agli Europei dopo gli errori con la Spagna e la Croazia oppure come quella di Peluso, giocatore non giovanissimo che sicuramente non è un campione.
  • sostituzioni affrettate, per cui così come accadde alla finale degli Europei, Italia costretta a giocare in 10 per l'infortunio occorso a De Rossi.
  • cambi sbagliati, con l'ingresso di Diamanti al posto di Giaccherini invece che al posto di Giovinco.
  • passaggio al 4 4 2 che di fatto ha favorito i bulgari che hanno pareggiato dopo appena due minuti.
Errori a raffica che mi lasciano perplesso e che mi fanno dubitare sull'effettivo valore di Prandelli come allenatore.
Nula da dire sulla capacità di Prandelli a formare un grupo valido e affiatato, ma le partite si vincono anche con la tattica e la strategia e forse in questo campo in Italia ci sono allenatori sicuramente meglio preparati.


La Pellegrini sceglie il nuovo allenatore

domenica 9 settembre 2012 | 1 commenti

Dopo l'abbandono di Claudio Rossetto, la Pellegrini si ritrova per l'ennesima volta senza allenatore.

La campionessa veronese è quindi alla ricerca del tecnico che cercherà di rilanciare le sue quotazioni dopo il flop di Londra.

Una sola la condizione posta da Federica: che gli allenamenti si svolgano a Verona.
Federica Pellegrini

Tra i candidati il francese Lucas che nel 2011 portò la Pellegrini alla doppia affermazione mondiale nei 200 e 400 stile.

Speriamo che Federica, che comunque ha annunciato una stagione soft, con poche gare, abbia le idee chiare.
Non dimentichiamo i capricci dello scorso anno, allorquando la Pellegrini licenziò due allenatori per mettersi nelle mani di Rossetto che è andato girovagando per tutte le piscine d'Italia insieme a tutto il gruppo dei velocisti, Magnini compreso, portando alle Olimpiadi atleti spompati e fuori forma.
Chiaramente l'errore della Federazione è stato clamoroso, anche se per adesso non ci sono state conseguenze per nessuno.

Il nuoto è uno sport complicato e  la carriera di un'atleta è molto breve, sarà difficile per la Pellegrini tornare agli antichi splendori, a prescindere dall'allenatore che sceglierà. Mi auguro solo che le sue scelte non macchino la sua splendida carriera sportiva.

Lo strano caso di Antonio Conte

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La vicenda è nota ai più: Antonio Conte è stato condannato dalla giustizia sportiva, in merito all'omessa denuncia di una "combine", quando era allenatore del Siena.
I contorni dell'accaduto sono piuttosto oscuri: da un lato il secondo di Conte che ammette l'accaduto, dall'altro tutta la squadra che non viene inquisita.
Non entro nel merito della vicenda e ometto di criticare e commentare la debole strategia difensiva orchestrata dai legali di Conte, fatto sta che l'argomento che ora è di attualità è il seguente:

E' giusto che Conte continui ad allenare nel corso della settimana?.
logo juventus

Il problema è stato sollevato per primo da Zeman e poi ripreso da diversi opinionisti.

Per puro amore della coerenza, sto dalla parte dell'allenatore juventino.

Coerenza, perchè la maggior parte dei critici invita Conte e i vertici societari juventini al rispetto della sentenza e delle regole, proprio in ossequio a questo dettame Conte può continuare ad allenare.
Il regolamento, infatti non vieta agli allenatori squalificati, l'attività durante la settimana, ma la squalifica si limita all'assenza dalla panchina durante lo svolgimento degli incontri.

Regola chiara!

Non è giusto criticare la regola, perchè a questo punto avrebbe ragione Conte e avrebbe ragione la Juventus a criticare i metodi della giustizia sportiva.
Lasciamo che le cose facciano il loro corso, poi a bocce ferme, si potranno fare tutte le riflessioni del caso su regole, regolamenti e statuti.

Zemanlandia

lunedì 3 settembre 2012 | 0 commenti



Amatissimo, malgrado non abbia mai vinto nulla di importante, simpatico a tutti, meno che agli juventini, trasgressivo, innovatore.

Questo un succinto ritratto di Zeman.

Quest'anno è alla guida della Roma, voluto fortemente dai tifosi, anzi quasi imposto dai sostenitori giallorossi a una dirigenza alquanto titubante sulla scelta di affidare la squadra al Boemo.

Dopo un esordio balbettante, ecco il primo botto: vittoria fuori casa contro la nuova Inter di Moratti.

Il povero Stramaccioni, il giovanissimo allenatore nerazzurro, a fine partita sembrava un pugile suonato, la Roma di Zeman non gli aveva fatto capire niente.

Zeman, invece ha sfoggiato il suo solito aplomb, nei commenti post partita, dando l'eterna impressione di essere in un altro mondo, ma attento e caustico al momento opportuno.

Anticonformista per eccellenza, Zeman, nella sua carriera ha sempre avuto il coraggio di affermare le sue verità, senza paura, senza ipocrisie. Il Boemo è amato, perchè è quello che spesso noi stessi vorremmo essere.

Quante volte, per timore di inimicarci il potente di turno, per vigliaccheria o solamente per puro calcolo, abbiamo deciso di "non parlare", di far finta di niente. Ci siamo convinti che quella era la scelta migliore, consapevoli, però che il nostro era un agire da vigliacchi.

Zeman, come ha affermato il Presidente del CONI Petrucci, dice quello che un pò tutti pensiamo, ma che non diciamo, per questo gli vogliamo tutti bene (tranne gli Juventini).



C'era una volta una squadra di calcio

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che si chiamava Juventus.
Questa compagine vinceva sempre. Quasi ogni anno lo scudetto era suo. Solo in rare occasioni altre squadre la superavano, ma sembrava quasi che fosse la stessa Juventus a concedere, per altezzosa gentilezza, qualche fugace successo agli avversari.

Un giorno un mago cattivo, lanciò un tremendo sortilegio.

Al mondo intero apparve che le vittorie juventine erano frutto di brogli e sotterfugi: la squadra bianconera fu privata di qualche alloro e mandata negli inferi della serie B.

Il sortilegio non poteva durare in eterno, per cui la Juventus, aiutata da un Conte si risollevò e ricominciò a vincere.

Ma il mago cattivo non era sconfitto del tutto, e mandò un altro terribile sortilegio.

Ogni vittoria juventina sarebbe stata macchiata dal sospetto.

L'ultimo episodio, ieri, quando un inesistente rigore e una inopinata espulsione del portiere avversario, hanno deturpato una limpida vittoria.

Cesserà questo altro terribile sortilegio?

Il Mago cattivo e i suoi scudieri Rizzoli, Mazzoleni e Valeri verranno sconfitti?

Forse non basterà un Conte, forse ci vorrà un Principe....

Il Milan nella bufera

martedì 28 agosto 2012 | 0 commenti

Anche il Milan, come l'Inter aveva la necessità di abbattere l'enorme debito accumulato negli anni.
Da qui lòe dolorose cessioni di Ibra e di Thiago Silva.
Gli addii di Inzaghi, Nesta, Gattuso e Zambrotta, duri da digerire dal punto di vista sentimentale avevano, però alleggerito il monte ingaggi.
A differenza dell'Inte, però il Milan, per adesso non è riuscito a costruire una squadra degna dei rossoneri.
E' la strategiadi Galliani che non convince. L'abile dirigente rossonero, vorrebbe acquistare calciatori di prima fascia cercando soluzioni economiche fantasiose e innovative. Prestiti, prestiti onerosi, compartecipazioni., formule che in qualche caso hanno pagato, ma ora poco percorribili.

Il Milan dovrebbe cambiare strategia, accettare il ridimensionamento della squadra e cercare di creare una forte compagine, cercando calciatori non affermatissimi, ma di sicuro rendimento, miscelamdo elementi di esperienza con giovani dal futuro promettente.

Quello che ha fatto l'Inter.

La squadra e la dirigenza rossonera non possono vivere di ricordi, debbono accettare una realtà nuova e nuovi obiettivi

Convince il nuovo corso interista

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Sorpresa Inter!
Moratti, dopo anni di spese folli, sembrava rassegnato a un clamoroso ridimensionamento.
L'enormità del debito accumulato, gli ingaggi faraonici percepiti da gran parte della squadra facevano pensare a un campionato e a un calciomercato in tono minore.
La tesi era avvalorata dalla scarsa fiducia e dalla reputazione non certo esaltante dei dirigenti dll'Inter. Marco Branca, in particolare non era considerato un fulmine di guerra.
Invece l'Inter, in poco tempo si libera di ingombranti ingaggi, compra calciatori di grande spessore, riuscendo a pagarli il giusto e mette in piedi una compagine equilibrata e forte in grado di contrastare più che efficacemente lo strapotere juventino.
Handanovic, Pereira, Gargano strappato al Napoli per una miseria, Palacio sono calciatori che in Italia possono tranquillamente fare la differenza.
Ulteriore capolavoro l'operazione Pazzini- Cassano.
Uno scambio che sulla carta è favorevole tecnicamente all'Inter, da cui i neroazzuurri ricavano anche 7 milioni di euro.

Un bravo a Moratti e Branca.

Unica incognita in panchina. Riuscirà Stramaccioni a imporsi e farsi rispettare dai calciatori?

Zeman fallisce la prima

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L'attesa era grande a Roma. La prima di Zeman, l'allenatore in assoluto più fortemente voluto dalla piazza. 
La squadra rinnovata, il precampionato che aveva fornito spunti interessanti, le solite polemiche antijuventine.
Gli ingredienti c'erano tutti per un grande esordio.
Anche il calendario sembrava essere favorevole mettendo di fronta i giallorossi, il Catania, squadra non certamente prima fascia.

L'esito dell'incontro, però non è sttao quello sperato, un pareggio, raggiunto al noventesimo minuto.

Tifosi delusi e Zeman contrariato per il gioco e per le decisione dell'arbitro, tutte favorevoli al Catania.

Giudizio sul boemo rimandato, anche in considerazione di un calciomercaro ancora in corso che potrebbe riservare altre sorprese!

La Pellegrini è antipatica, però

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Però forse stavolta ha ragione.
Di cosa parlo?
Degli attacchi scriteriati che la nuotatrice ha subito dopo Londra.
Ha cominciato lo schermidore Montano dicendo che era l'unica atleta che non salutava all'interno del Villaggio Olimpico, definendola per questo suo atteggiamento un pò str...etta.
Ha proseguito una sua collega di staffetta che è stata ancora più cattiva.

Federica Pellegrini

Federica ha cercato di giustificarsi, ma soprattutto ha fornito una chiave di lettura del tutto condivisibile.

Quando si vince nessuno parla, tutti sono amici, quando si perde tutti, invece sono propensi a criticare.

Vae victis!

La maledizione di uno juventino

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La Juventus è la squadra con più tifosi d'Italia oltre a essere quella più titolata, se però restiamo entro i confini delle competizioni nazionali.
Tanti successi, quindi, ma per uno strano caso del destino sembra che ogni conquista sia macchiata dall'onta, dalla vergogna o dal sospetto.

Credo si tratti di una maledizione!

Eh sì, perchè la cosa non ha altre spiegazioni!

Partiamo dall' ultimo episodio: Supercoppa italiana.
Partita equilibrata. A un certo punto l'arbitro impazzisce e in successione concede un rigore ed espelle due calciatori del Napoli.
La Juve vince, ma senza poter esultare più di tanto.

Vogliamo parlare dello scorso campionato?
Zero sconfitte, marcia trionfale, eppure un altro episodio viene a macchiare la stagione: un gol fantasma clamorosamente non visto dall'arbitro!

Ancora una volta attenzione spostata dal successo sportivo al caso arbitrale.

Per ragioni comprensibili non voglio andare a ricordare la prima vittoria in Coppa dei Campioni, per i fatti tragici e luttuosi che l'insanguarono. Ancora una volta la maledizione: un successo senza che  se ne possa godere.

Come rimediare?

La strega Amelia? No, lei vivendo sul Vesuvio potrebbe essere simpatizzante del Napoli.

La fata smemorina? Nemmeno va a finire che dimentica qualche altro scudetto per strada!

Mago Merlino? Si occupa solo delle squadre del Regno Unito!

Qualcuno ha qualche suggerimento?

Quando finisce un campione.

lunedì 30 luglio 2012 | 0 commenti

Nel mondo dello sport, una delle cose più tristi, è quella di assistere al tramonto di un campione.
Tutti i campioni dello sport, immaginano e temono sempre il momento in cui non riusciranno più a vincere. Alcuni allora scelgono di ritirarsi in pieno apogeo, proprio per non assistere all'inevitabile declino, altri insistono e non si arrendono, mettendo a rischio la loro reputazione.

Esempi ce ne sono tantissimi.


Totti e Del Piero nel mondo nostrano del pallone, o ancora Ronaldo, per non parlare di Romario o di Zoff..
La lista è infinita, Hansen nel nuoto, la Idem nella canoa, il mitico Al Oerter, la Navratilova, il cestista Antonello Riva, Michael Jordan, Kareem Jabbar, George Foreman, Paolo Maldini ,Valentina Vezzali e per finire alll'atleta più vecchio dei giochi di Londra il giapponese Hiroshi Hoketsu che ha appena 72 anni.



Ieri, forse e spero di sbagliarmi già da oggi abbiamo assistito al tramonto di una campionessa: Federica Pellegrini.


Incapace di stare dietro alle non irresistibili avversarie, la nostra Federica ha dimostrato tutta l'impotenza del campione che cerca di fare le cose che tante volte ha fatto, ma che non gli riescono più.
La delusione, l'amarezza, la voglia di scappare della Pellegrini sono emblematiche di come l'atleta veronese abbia in sè la consapevolezza di essere arrivata al capolinea.


Ripeto, spero di sbagliarmi, spero nel canto del cigno nei 200 stie libero, spero che il sorriso torni a splendere sul volto di Federica.
Così non fosse, ci sarebbe solo da alzarsi in piedi e applaudire una campionessa, forse non molto simpatica, forse con atteggiamenti da diva cappricciosa che hanno contribuito ad accorciargli la carriera, ma che ha primeggiato in una specialità faticosissima  e nella quale gli avversari sono tantissimi.

Federica subito mi smentisce: miglior tempo nelle batterie dei 200 stile!!!


Earl 'the Goat' Manigault

giovedì 26 luglio 2012 | 0 commenti

Earl 'the Goat' Manigault !
questa la risposta che diede Kareem Abdul Jabbar alla domanda su chi fosse il più grande giocatore di basket di tutti i tempi. 

Ma chi è Earl Manigault?

Manigault, era uno streetballer, un giocatore da playground. Divenne ben presto famoso, per la sua abilità e per le sue incredibili doti atletiche. 
Benchè, infatti non fosse altissimo (1,86), Manigault riusciva a fare cose incredibili, come prendere una banconota da un dollaro posta sul bordo superiore del tabellone, oppure schiacciare, riprendere il pallone e rischiacciare.  Si dice che fosse in grado di saltare 1,32 cm in verticale e da fermo!

The Goat ( la capra, soprannome dovuto allo storpiare del suo cognome, da Manigault a Mani Goat), non giocò mai una lega professionistica come la NBA, ma la sua fama si estese a tutti gli Stati Uniti. 

Come tutte le storie che sembrano un romanzo, anche quella di Manigault, ha avuto le sue pagine nere. 

The Goat diventa eroinomane e finisce in prigione. La sua carriera cestistica è ormai finita, ma Earl non è finito come uomo. Riesce, infatti a smettere con la droga, e si impegna nel recupero di ragazzi tossicodipendenti. 

Ma l'eroina ha minato il suo fisico, Earl muore a 53 anni per insufficienza cardiaca.
Manigault aveva le doti per diventare uno Jordan ante litteram, le sue scelte di vita e la fortuna non furono dalla sua parte, infatti al termine del liceo ebbe offerte da almeno 75 università che gli offrivano borse di studio.

Avrebbe potuto scegliere Duke, ma non lo fece Earl scelse la Johnson C. Smith, un università frequentata soprattutto da neri, ma dopo appena un semestre ebbe problemi con l'allenatore che accusò di farlo giocare troppo poco. 

Manigault decise di abbandonare il college e forse in quel momento si spense la possibilità di giocare in NBA. 

 Rimase per sempre grande amico di Jabbar. Entrambi avevano avuto in dono un grandissimo talento, ma lo avevano usato in modo assi diverso.

NBA:Belinelli a Chicago

mercoledì 25 luglio 2012 | 0 commenti

Bel passo in avanti per Marco Belinelli in NBA.
Il giocatore passa infatti dagli Hornets ai Bulls di Chicago di Derrck Rose.




Quest'anno la franchigia di Chicago non ha potuto giocarsi appieno le sue chances per vincere il titolo a causa dei ripetuti infortuni della sua stella Derrick Rose, ma resta una delle favorite della prossima stagione.






Belinelli, infatti ha dichiarato che la sua scelta è stata dettata dalla voglia di vincere, perchè altre squadre gli offrivani migliori ingaggi.
Auguri Marco!

L'impresa sportiva del secolo

martedì 24 luglio 2012 | 0 commenti

Una delle favole più belle dello sport moderno è stata sicuramente la vittoria dei Texas Western Miners nel campionato NCAA del 1966.


Un tecnico sconosciuto, 7 giocatori afroamericani, un'università dell'estrema provincia americana. 
Nel 1966 , pieno periodo di odio razziale, ai ragazzi di coach Haskins riesce l'impresa titanica di vincere il titolo battendo in finale la corazzata Kentucky di coach Rupp.


L'impresa sportiva del secolo è stata mirabilmente e fedelmente raccontata nel film della Disney, Glory Road (trasmesso in questi giorni dalle reti Rai). 


In questo spezzone, tratto da You Tube, l'inizio della partita finale, quella che diede il titolo ai Texas.


NBA TOUR: a Napoli infranti tuti i record

lunedì 23 luglio 2012 | 0 commenti

NBA Tour, la tappa napoletana è stata più che un successo.


Più di 300 le squadre iscritte (record europeo della manifestazione), numerossisimi  anche gli spettatori che hanno affollato il lungomare napoletano per assistere all'evento.


Organizzazione curatissima, come nella migliore tradizione della lega di basket più famosa al mondo.




Calendari delle partite pubblicate in anticipo, campi perfetti, soprattutto quello principale.


Appassionanti le sfide tra le varie squadre e tifo alle stelle anche per i tornei di contorno.


Grandissimo l'entusiasmo per l' 1 contro 1 di domenica pomeriggio, con gli spettatori pronti ad esultare come se si trattasse di una partita del Napoli.


Inutile dire che grande seguito hanno avuto le  cheerleader  della nuova franchigia dei Brooklyn Nets. 

Solo un pò di delusione perchè è stato impossibile avvicinarle, per il ferreo servizio d'ordine.



Una delle manifestazioni più riuscite degli ultimi anni, a testimonianza sia del seguito che il basket americano della NBA ha a Napoli e in Campania, sia della voglia di aggregazione e di sport che c'è nella nostra regione.


Il General Manager di NBA Italia, Katia Bassi, ha simbolicamente promesso "un arrivederci" all'edizione 2013.


Queste le prossime tappe NBA Tour:



  • Trapani, 24/25 agosto
  • Ostia, 1/2 settembre
  • Reggio Calabria, 9/10 settembre
  • Torino, 15/16 settembre




 
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