Dopo qualche anno trascorso nell'anonimato, Zeman da quando è alla guida della Roma è diventato il personaggio più chiacchierato del nostro calcio.
Non si contano le polemiche con la Juventus e le frecciatine, argute alle varie componenti del mondo del "pallone".
Proprio ieri anche Gianluca Vialli ha espresso il proprio giudizio.
Nessuno, può mettere in dubbio le capacità professionali di Zeman, per cui anche Vialli non ha potuto far altro che ammetterle ( recentemente lo aveva fatto anche Buffon).
Poi, però l'ex sampdoriano ha affermato di non aver perdonato Zeman per le famose accuse di doping che il tecnico aveva rivolto alla Juve, con particolare riferimento all'esplosione muscolare dello stesso Vialli e di Del Piero.
Al di là degli esiti giudiziari non si può negare che qualche pratica ai limiti del doping veniva certamente eeffettuata dallo staff medico juventino, per cui il risentimento di Vialli mi sembra fuori luogo.
Altrettanto innegabile la rapida scomparsa del Vialli atleta non appena le denunce di Zeman divennero di pubblico dominio.
Storia diversa quella di Del Piero che dopo un paio di annate buie ha ripreso ad essere il campione ancora oggi rimpianto, ma ben diverso era anche lo spessore tecnico dei due atleti.
Vialli non aveva certo la classe di Del Piero, per cui la sua carriera è finita quando il fisico non ha retto più agli sforzi.
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