Le 5 partite scandalo del calcio italiano (video)

martedì 19 luglio 2011 | 0 commenti

1) La prima la madre di tutte le partite scandalo è senza dubbio Italia Corea dei mondiali del 2002.
L'arbitraggio di Byron Moreno è al di fuori di ogni definizione. Gioco durissimo dei coreani, espulsione di Totti, gol annullati. Difficile per un arbitro riuscire a essere così sfacciatamente parziale.



2) Anderlecht Napoli - Coppa delle Coppe 1976/77

Partita che non in molti ricordano. Il Napoli aveva vinto la partita di andata, in casa per 1 a 0.
Nel ritorno accade di tutto, con l'arbitro inglese Matthewson a farla da padrone. Si scoprirà poi che l'arbitro era concessionario per l'Inghilterra di una marca di birra il cui proprietario indovinate chi era? Il Presidente dell'Anderlecht!!



3) Juve Inter 1997/98

Questa è un'altra delle partite storiche. Qui c'è il famoso fallo di Juliano su Ronaldo non sanzionato dall'arbitro. Una pietra miliare tra le partite-scandalo.





4) Juve Roma 1980/81

Altrettanto famosa la partita che in pratica assegnava lo scudetto del 1981. Il gol di Turone avrebbe consentito la vittoria giallorossa.



5) Lazio Milan 1998/99

Forse in pochi ricordano questa partita (tranmne i laziali, naturalmente) che negò lo scudetto alla Lazio. Evidenti le sviste arbitrali tra cui un gol annullato a Salas.


Scudetto 2006 all'Inter: Ponzio Pilato non avrebbe fatto meglio della FIGC

lunedì 18 luglio 2011 | 1 commenti

Eh sì nemmeno Ponzio Pilato sarebbe riuscito a non decidere come ha fatto la Federazione Italiana Gioco Calcio, sulla questione scudetto 2006.

Nessun giudizio, quindi, perchè la FIGC, sorretta dal parere dei suoi legali si è dichiarata incompetente a decidere.

Abete e compagni così sperano di evitare di farsi dei nemici, perchè oggettivamente la contesa è fra due colossi dello sport nazionale italiano.

Ma sono certo che la storia non finirà così, la Juve ormai si è troppo esposta, anche con i suoi massimi dirigenti, per poter fare un passo indietro.

Farebbe una clamorosa figuraccia con i propri tifosi.

E l'Inter?

Starà alla finestra e studierà le mosse dell'avversario, pronta a rintuzzare altri attacchi.
Ribadisco, però il mio concetto la Juve deve pensare a dimenticare quegli anni e programmare un futuro che si annuncia roseo.
L'Inter potrebbe rinunciare a quello scudetto, ma questo è già un pò più difficile.

Scudetto 2006: ma in fondo la Juve cosa vuole?

venerdì 15 luglio 2011 | 1 commenti

Questa storia dello scudetto del 2006 sta diventando incomprensibile.

Da un lato la Juventus che preme e minaccia, dall'altro l'Inter che si difende.

Una cosa, però mi sfugge in tutta la vicenda: il vero obiettivo della Juventus.

La squadra bianconera non è alla ricerca di una riabilitazione, le prove a suo carico sono talmente schiaccianti da non far ritenere che essa abbia subito un'ingiustizia.

Sto parlando chiaramente di quella che è la giustizia sportiva, la quale si fonda su un principio basilare che è quello della lealtà.
Nel passato fior di squadre sono state retrocesse brutalmente solo perchè era intercorsa una semplice telefonata, fra due dirigenti, e in qualche caso anche fra non tesserati.
Attenzione, per la giustizia sportiva non è nemmeno necessario che l'illecito si realizzi, basta solo il tentativo.

Su queste basi le decine di telefonate intercorse tra Moggi e dirigenti federali e arbitrali giustificano tutte le penalizzazioni conseguenti.
Non dimentichiamo che gli avvocati della Juve in prima battuta, in pratica si appellarono alla clemenza della corte, proponendo la retrocessione in serie C con penalizzazione.


Torno al punto da dove sono partito, ma ora la Juve che vuole?

Togliere quello scudetto all'Inter, non la riabilita, non le dà credito, non le restituisce la dignità.


L'Inter non meritava quello scudetto?

Sicuramente, visto che anche il massimo dirigente interista alzava la cornetta per parlare con i designatori e come detto prima per la giustizia sportiva questo è un illecito.
Insomma revocare quello scudetto ai neroazzurri, non dà nulla ai bianconeri.
La Juventus dovrebbe definitivamente lasciarsi alle spalle la brutta storia di calciopoli e intraprendere la sua nuova strada, senza voltarsi indietro.
Ha tutto per tornare a primeggiare, una società ricca e forte, uno stadio di proprietà, un numero elevato di tifosi.
Il futuro può essere bianconero solo a patto di dimenticare il passato.
Quello scudetto del 2006, in pratica per chi lo ha assegnato, voleva essere una sorta di risarcimento per la squadra che forse in quegli anni aveva subito i danni maggiori.

Non dimentichiamo che l'Inter, pur allestendo corazzate sportive, non riusciva mai a vincere e in qualche caso, vedi il famoso rigore su Ronaldo, venendo palesemente penalizzata.

Ora l'Inter dovrebbe portare avanti proprio questo tipo di argomentazioni, senza chiudersi a riccio difendendo la memoria di Facchetti che non poteva non sapere che le telefonate ai desigantori erano proibite, al di là della rilevanza dei contenuti ( non è che si scambiavano, comunque, gli auguri di Natale, parlavano di arbitri).

Ora la Juventus minaccia clamorose azioni legali.

Staremo a vedere.

Scudetto 2006: intrighi di Palazzi

giovedì 7 luglio 2011 | 6 commenti

Un vero e proprio intrigo quello che ruota intorno all'assegnazione dello scudetto 2006.
Scalpore ha destato la relazione del Procuratore Palazzi che ha ravvisato l'illecito sportivo per l'Inter, reato sportivo prescritto.
Sulla base delle conclusioni di Palazzi il Consiglio Federale, che esprimerà il suo giudizio il prossimo 18 luglio, dovrebbe revocare lo scudetto assegnato d'ufficio all'Inter.
L'Inter chiaramente contesta l'operato di Palazzi, difendendo a spada tratta l'operato dell'allora Presidente, il compianto Giacinto Facchetti.
In punta di diritto le telefonate di Facchetti a Bergamo e Pairetto, benchè di tenore molto meno rilevante rispetto a quelle di Moggi, comunque rappresentano un illecito: su questo c'è poco da dire.
Sono, però di cattivo gusto le esternazioni e le pretese della Juventus che a distanza di anni vorrebbe ridisegnare i contorni di calciopoli.
L'intento juventino è quello di dimostrare che i loro comportamento non era poi così dissimile da quello delle altre squadre, mentre la punizione è stata comminata solo a loro.
Le cose non stanno precisamente così.
Il numero di telefonate juventine, ma soprattutto il contenuto delle stesse non può essere paragonato alle timide richieste di Facchetti.
Oggi si vuole minimizzare calciopoli dimenticando in quegli anni cosa accadeva in campo al di là di telefonate e intercettazioni.
Guardando gli incontri, le decisioni arbitrali, si comprendeva bene che c'era un sistema che aiutava alcune squadre a discapito di altre.
Su questo in pochi nutrivano dubbi, anche se nessuno poteva dimostrarlo.
Lo sbaglio di alcune squadre è stato quello di cercare di introdursi in questo sistema invece che di combatterlo.
Ora la patata bollente è in mano ad Abete.
la decisione del 18 luglio non sarà per niente facile.
Personalmente auspico che lo scudetto 2006 non venga assegnato, che rimanga una casella vuota nell'annuario proprio per testimoniare e ricordare i fatti di calciopoli.
Quel campionato è stato falsato, per cui non si può stabilire a posteriori chi l'avrebbe vinto senza ingerenze esterne.

L'Italia del basket alla conquista dell'Europa

martedì 5 luglio 2011 | 0 commenti

In Lituania dal prossimo 31 agosto si svolgeranno i campionati europei di basket.

Il coach Pianigiani, dopo gli innumerevoli successi raccolti con Siena, proverà a essere vincente anche in nazionale.
Questa volta potra avvalersi oltre che di Bargnani e Belinelli già presenti , lo scorso anno durante le qualificazioni, anche di Danilo Gallinari.

I tre big reduci da una stagione NBA in chiaro-scuro, dovrebbero rappresentare la nostra arma in pù.
Pianigiani ha definito questa nazionale atipica, vista la poliedricità dei giocatori più talentuosi  e proprio questa caratteristica potrebbe rappresentare la carta vincente.

Soprattutto Bargnani e Gallinari potranno giocare in pù ruoli, dando al coach Pianigiani più possibilità.
Dopo diversi anni bui, le prospettive italiane agli europei sono più che rosee, soprattutto se come pare, Dirk Nowtitzki non sarà della partita, malgrado le grosse pressioni che sta ricevendo dai tifosi e dalla Federazione tedesca.

Wimbledon vince la Kvitova, ma solo sul campo

lunedì 4 luglio 2011 | 0 commenti

Netta la sconfitta di Maria Sharapova nella finale di wimbledon.
Un 6-3 6-4 che non lascia dubbi o recriminazioni.
Sconfitta solo sul campo per la Sharapova che si conferma, però la tennista più bella.



Lockout NBA: le ragioni della serrata

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Nei giorni scorsi è fallito l'ultimo tentativo di trovare un accordo fra giocatori e società della NBA, per cui ufficialmente la NBA chiude.
Il primo effetto di quello che viene definito per l'appunto lockout è la soppressione della Summer League una specie di campionato estivo dove i giocatori in cerca di contratto cercavano di metetrsi in mostra.

Ma quali sono le ragioni della chiusura?

Più di 20 franchigie hanno chiuso il loro bilancio in passivo per cui, i proprietari delle squadre hanno chiesto di rinegoziare l'accordo per il quale i giovcatori si dividono il 57% degli incassi derivanti da diritti televisivi, pubblico ai palazzetti e merchandising, mentre il restante 43% va alle squadre.

I Presidenti, di fatto chiedono di invertire questo rapporto, per cui 57% alle società e 43 ai giocatori.

E' chiaro che i giocatori non hanno accettato.

Tutti gli osservatori concordano che l'accordo si troverà sul 50% a testa, ma prima che questo accada un pò di tempo trascorrerà.
Lo spartiacque fra un possibile accordo o una stagione persa in NBA è visto nel mese di gennaio.
Per adesso la notizia vera è che per un pò di tempo non potremo ammirare le gesta dei vari Lebron, Wade, Rose e Bryant.
Certo è che se l'accordo non si troverà potremo ritrovare qualcuno dei questi giocatori in Europa e magari in Italia.
 
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