La Juventus vincerà lo scudetto!

domenica 30 ottobre 2011 | 2 commenti

Ne sono praticamente certo.




Le ragioni della mia certezza sono le seguenti:



  • Rosa completa in ogni reparto, tranne forse per la mancanza di un difensore centrale.
  • Completa maturazione di diversi giovani talenti, primo fra tutti Marchisio-
  • Motivazioni a mille dopo gli insuccessi degli anni scorsi e spirito di revanche contro presunte ingiustizie.
  • Società rinnovata, giovane forte, con ottime possibilità economiche, anche se un pò spocchiosa nel suo Presidente.
  • Allenatore giovane, ma pieno di talento e grinta.
  • Assenza di impegni infrasettimanali (coppe europee).
  • Avversarie quasi assenti, per vari motivi.
Allo stato attuale delle cose nessuna squadra può competere con i bianconeri.



Il Milan è una squadra vecchia, troppo dipendente da Ibra, il Napoli non regge il doppio impegno Champions- Campionato, l'Inter è alla frutta, la ROma è un cantiere sperimentale, l'Udinese alla distanza non reggerà il passo.
Solo la Lazio, se passerà indenne il mese di gennaio, tradizionalmente ostico per le squadre allenate da Reja potrebbe per me essere un avversario  credibile per i bianconeri.


Per adesso la Juventus si gode il suo primato, avendo già sconfitto sia Inter che Milan.
Domenica prossima altro esame importante con il Napoli, che però sconterà le fatiche di Monaco in Champions.

Scudetti dati, scudetti tolti, rigori contro e a favore,ecco a voi Inter - Juventus

sabato 29 ottobre 2011 | 0 commenti

La madre di tutte le partite, la rivalità più forte degli ultimi anni tra due squadre del campionato italiano.

Inter e Juve si affrontano stasera a Milano e l'incontro ha un sapore tutto particolare.

In campionato la Juve è prima, anche se a parte la partita con il Milan non è che abbia convinto molto, mentre l'Inter arranca nelle ultime posizioni di classifica.

Il pronostico è a favore dei bianconeri che quest'anno non hanno mai perso, mentre l'Inter ha problemi in ogni reparto.

Ma la sfida va ben oltre il mero significato agonistico.



E' chiaro che ben in vista ci sono le note vicende di calciopoli.
 Da un lato i nerazzurri che hanno beneficiato dello scudetto del 2006, ma che soprattutto ritengono che le mancate affermazioni di quegli anni provenivano tutte da accordi e combine, dall'altro la Juve che si ritiene capro espiatorio di un sistema che , a detta loro coinvolgeva quasi tutte le squadre compresa quella nerazzurra.

Ribadisco che la teoria del "tutti colpevoli, nessun colpevole", non mi trova per niente d'accordo, anche perchè ci sono squadre per nulla toccate da calciopoli, vedi la Roma, che probabilmente si sarebbe ritrovata con qualche scudetto in più se le cose fossero state più "pulite", ma è innegabile che lo scontro tra Inter e Juve ha basi fondate.


Anche i rispettivi Presidenti sono protagonisti di questo incontro-scontro.
Da un lato il giovane e superbo Andrea Agnelli che rivendica con forza i suoi diritti, dall'altro il più pacato Moratti che però spesso ha contribuito con i suoi atteggiamenti a riscaldare gli animi.

Il pericolo è che i soliti imbecilli, strumentalizzino queste vicende e possano provocare incidenti.

Speriamo, quindi che l'incontro sia bello e che non vi siano episodi da moviola da una e dall'altra, altrimenti nuove polemiche, nuovi processi, nuovi rancori

NBA, forse si gioca

giovedì 27 ottobre 2011 | 0 commenti

Sembrerebbe che il blocco del campionato di basket più bello del mondo stia per finire.

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Lebron James

Il lockout, come viene chiamato negli States, avrebbe le ore contate: proprietari e giocatori starebbero per trovare un accordo per scongiurare il rinvio delle gare per i prossimi quindici giorni che di fatto annullerebbe circa 100 incontri con un danno per le parti incalcolabile.

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Derrick Rose

Il Commissioner David Stern pur non pronunciandosi ufficialmente sembra ottimista.

Tramonterebbe, così l'ipotesi del tour itinerante della star NBA, che sembrava stesse per partire.

Howard
Dwight Howard

Certo che la posta in ballo è alta, per cui pronostici sulla conclusione della vicenda non se ne possono fare, ma è più che probabile che al massimo a Natale il basket delle star americane tornerà a far sognare tutti gli appassionati di basket.

Il Paradiso dei piloti

domenica 23 ottobre 2011 | 0 commenti


Ronnie Petterson: 11 settembre 1978
Gilles Villeneuve: 8 maggio 1982
Ayrton Senna: 1 maggio 1994
Michele Alboreto: 25 aprile 2001
Marco Simoncelli: 23 ottobre 2011

Ma Valentino Rossi è ancora il più forte?

sabato 22 ottobre 2011 | 0 commenti

Una delle più tristi vicende nella vita sportiva di un campione è il suo declino.

Maradona, Borg, Tomba, Michael Jordan, Carl Lewis sono i primi nomi che mi vengono in mente.
Nei loro sport tutti dei numeri uno, eppure anche per loro è giunto il momento dell'addio.

E' difficile, comprendere qual è il momento giusto per ritirarsi, qualcuno lo ha fatto con largo anticipo, qualcun altro ha aspettato troppo, masono sicuro  che il "Campione" conosce il momento esatto in cui non è il più forte.



Una consapevolezza che non sempre viene accettata dalla mente, per cui si vedono carriere che si trascinano, senza senso  Certo ogni tanto, ma sempre più sporadicamente l'antica classe risplende, ma sono solo episodi.

Anche Valentino Rossi è un campione.



Un campione assoluto, di quelli veri, accettati e riconosciuti  anche dagli avversari.
Valentino è stato il più forte, forse  oggi in cui dichiara si sentirsi ancora tale, non lo è più.
Con questo non dico che si debba ritirare o che non sia più idoneo a guidare una moto vincente, dico solo che il tempo è passato pure per lui.
Nuovi atleti emergono, con motivazioni più forti, con fame di vittorie, disposti a maggiori sacrifici, disposti soprattutto a correre maggiori rischi.
Chi corre in moto o in auto sa bene che giunge quel momento in cu, il raziocinio conta più del cuore, per cui si percepisce il pericolo e fatalmente si va più piano.

Vale resterà per sempre nella storia del motociclismo e ci regalerà altre vittorie esaltanti, ma forse oggi non è più il numero uno.

Italia avanti Champions!

giovedì 20 ottobre 2011 | 0 commenti

Inversione di tendenza per le squadre italiane.


Fino all'anno scorso, belle prove in campionato accompagnate da pessime esibizioni in Champions.


Quest'anno, bene in Europa, meno bene in Italia.




Soprattutto il discorso riguarda l'Inter, agli ultimi posti del campionato italiano, con evidenti difficoltà, anche nell'affrontare squadre cosiddette"piccole"come il Catania, che però riesce a vincere fuori casa con CSKA Mosca e Lille.


Il Milan, benchè abbia affrontato squadre oggettivamente deboli, non ha fallito, anzi è riuscita, con un pò di fortuna a superare indenne la trasferta di Barcellona.






Per non parlare del Napoli, che in campionato è stato sconfitto da Chievo e Parma e che in Europa è imbattuto pur incontrando corazzate come Manchester City e Bayern Monaco.






Come si spiega tutto ciò?



  • la Champions garantisce maggiore visibilità e maggiori guadagni, per cui le società puntano maggiormente su questa manifestazione;
  • in campionato qualche passo falso è ammesso essendoci il tempo per recuperare, mentre in Europa una sconfitta è decisiva, per cui maggiore attenzione e concentrazione sulla Coppa;
  • per Milan e Inter, oggettiva debolezza delle avversarie;
  • per il Napoli, entusiasmo alle stelle di tutto l'ambiente per il traguardo raggiunto e prestazione forse al di sopra dell'effettiva forza della squadra.
Per adesso, quindi "italiane" sugli scudi e con ottime speranze di qualificazione agli ottavi e quasi certezza di continuare, in caso di terzo posto nel girone, l'avventura almeno in Europa League.

Un pensionato in più: Alessandro Del Piero

martedì 18 ottobre 2011 | 0 commenti

Andrea Agnelli, dopo aver commentato il "tragico" bilancio dell Juventus (quasi 100 milioni di debiti), azzerati dalla Exor, la cassaforte di famiglia, manda in pensione Del Piero.


Lo stile è quello sempre perfettino della Juventus, un ringraziamento, ma nello stesso tempo una sorta di comunicazione di prepensionamento.

L'impressione è che ormai alla Juve hanno deciso di fare a meno del Pinturicchio oltra la volontà del giocatore stesso.

Essendo un'aziendalista, Del Piero sceglierà quel ruolo che gli verrà proposto, ma sa già che sarà fuori da ogni scelta tecnica e dirigenziale.

Così, non è stato alla Roma, dove Totti ha sì ridimensionato il proprio ruolo, ma è pur sempre uno scomodo intralcio, che non può essere rimosso in virtù del lungo contratto che la Sensi, in un eccesso di generosità gli concesse.

Finisce l'era di un'altra bandiera, un calciatore forte che ha contribuito molto alle fortune della squadra juventina e che ha avuto il coraggio di non lasciarla durante la bufera di calciopoli.

La giornata dei non gol

domenica 16 ottobre 2011 | 0 commenti

Raramente mi è capitato di assistere a una giornata di campionato così avara di segnature.

Se non ci fossero stati gli anticipi di ieri, di gol se ne sarebbero visti solo a Novara.

Perchè si è segnato così poco?

Credo che il primo motivo sia la paura di perdere.

Il campionato è appena agli inizi, ma ciò che lo caratterizza è l'estremo equilibrio.
Le grandi stentano, per cui anche le squadre di seconda schiera riescono a fare punti, la classifica è corta, per cui un paio di sconfitte ti lasciano in fondo alla classifica.

Allora perchè non applicare una delle teorie più seguite in Italia?
Primo non prenderle.

Le compagini si schierano, cercando soprattutto di limitare le avversarie, cercando contromosse per i loro calciatori più forti e tattiche per contrastarne i punti di forza.
Uno degli effetti che si raggiungono è quello di annullarsi a vicenda.


E' chiaro che non sempre il risltato è il pareggio a reti bianche, perchè poi ci sono gli episodi: la prodezza del singolo, l'errore arbitrale o di un calciatore.

La paura la fa da padrona assoluta.



Con questo atteggiamento difficilmente vedremo belle partite, almeno fino a quando non i valori non si saranno delineati e la necessità non porterà le squadre ad osare di più.

Ci rassegneremo, la Pellegrini non porterà la bandiera alle Olimpiadi

giovedì 13 ottobre 2011 | 0 commenti

Polemiche, sempre polemiche.


E in questi ultimi tempi riguardano sovente Federica Pellegrini che ha smesso i panni dell'adolescente insicura per vestire quelli di atleta vincente e un pò superba.




Devo dire che la Pellegrini di prima, con le sue insicurezze e le sue crisi di panico mi piaceva di più di questa super sicura e anche un tantino arrogante.


Lasciando da parte il gossip sulle questioni di "cuore", Fede ieri ha provocato un altro vespaio con le sue dichiarazioni sul portabandiera alle prossime olimpiadi di Londra.
Secondo l'atleta veneta la cosa sarebbe troppo stancante visto che le gare di nuoto si tengono per prime.




Posizione per certi versi condivisibile, non certo da spirito olimpico, ma perchè essere ipocriti?


Dichiarazioni , però antipatiche, vista l'importanza che ai giochi si dà al portabandiera che diventa l'atleta simbolo di un'intera nazione.


Insomma la Pellegrini se la poteva risparmiare e nel caso in cui il CONI l'avesse investita del ruolo poteva gentilmente rifiutare senza creare clamore.






Ma la Pellegrini di oggi è super viziata, essendo una delle poche se non l'unica   a livello mondiale in uno sport che conta, infatti il Presidente della Federazione nuoto si è subito precipitato a interpretare benignamente le parole di Fede, mentre lei dal suo blog si è limitata a dire che chi aveva capito male le sue parole era poco intelligente.
E' proprio vero che con lo sport si sviluppano soprattutto i muscoli....

I fratelli dell'Italia di Prandelli

mercoledì 12 ottobre 2011 | 0 commenti

Una bell'Italia non solo ieri contro l'Irlanda del Nord, ma anche in tutte le più recenti prestazioni.

Calcio italiano rinato, dopo le brutte figure rimediate in Sudafrica?


Non credo, troppo brutti ai mondiali, per essere la vera rappresentazione del calcio italiano.

La mia teoria su basa sul fatto che al di là dei calciatori, che rivestono sempre il ruolo principale, le fortune di una rappresentativa nazionale si basano molto sulla coesione di squadra.

Mi spiego meglio, è difficile per un selezionatore formare una squadra con meccanismi tattici ben oleati per il troppo poco a tempo a disposizione.

Inoltre non sempre sono a disposizione gli stessi giocatori, vuoi per cali di forma, vuoi per iinfortuni.

Allora cosa rende forte una nazionale?

Due sono i fattori: o essere quasi tutti di una stessa squadra di club, teoria Bearzot tanto per intenderci, che prendeva la Juve e la faceva giocare in Nazionale salvo un paio di innesti, oppure la capacità dell'allenatore di creare un gruppo coeso.

Di questo era ben cosciente Lippi, che nel 2006 riuscì in questo modo avincere un mondiale e che nel 2008 non volle nuovi innesti proprio perchè credeva che i risultati potessero venir fuori più dal gruppo che dai singoli giocatori.



Lo stesso errore di Bearzot nel 1986.

E', infatti ben difficile ricreare quell'alchimia necessaria alle grandi imprese, troppe cose cambiano in quattro anni.

Ora Prandelli è riuscito a creare un gruppo animato da un grosso spirito di sacrificio, introducendo anche qualche novità tattica.
E' da verificare la sua tenuta in concomitanza con grandi avvenimenti tipo i mondiali che si esauriscono in poco tempo.

Ma questo lo vedremo a giugno agli Europei, per adesso godiamoci questa bella Italia.

Gallinari superstar, un pezzo di NBA che esalta Milano

lunedì 10 ottobre 2011 | 0 commenti

L'enfant prodige del nostro basket, Danilo Gallinari, faccia pulita da bravo ragazzo, ben presto emigrato nell'Eldorado della NBA è tornato a giocare in Italia.
Nulla da dire sulla decisione di emigrare di Gallo, troppo forte per il campionato italiano, un talento che negli States potrebbe definitivamente esplodere consacrandolo come top player.


Complice il mancato accordo tra giocatori e società nella NBA, quello che viene definito lockout, Gallinari giocherà qualche partita nell'Olimpia Milano.


Ieri la prima contro Varese, storica rivale degli anni 70 e 80.
Gallinari è partito dalla panchina, ha giocato poi, solo 12 minuti realizzando 12 punti con il 100% da tre.
Una prestazione esaltante per l'emozionatissimo Danilo sotto gli occhi di papà Vittorio.

Osvaldo le canta alla Lega

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Solita speciosa polemica di alcuni esponenti leghisti, che non hanno gradito la convocazione in Nazionale del giocatore della Roma, Osvaldo, argentino di nascita.

Secca la replica del calciatore, che subito ha ribadito di sentirsi a tutti gli effetti italiano avendo moglie e figli  nostri connazionali.

Tralascio la discussione sull'inserimento degli oriundi in Nazionale per soffermarmi sulle polemiche leghiste.

Questa Lega veramente non la capisco, tutti i giorni sta lì a denigrare il tricolore, invocare secessioni e poi tutto ad un tratto viene fuori lo spirito nazionale?


Oppure Osvaldo non deve giocare perchè è una sorta di immigrato seppur regolare e ricco aggiungo io.

No, questi leghisti non li comprendo.

Bene ha fatto Osvaldo a dichiararsi più italiano di loro, che di italiano hanno veramente ben poco.

La solitudine di Ibra

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Il fatto che Ibra abbia dichiarato che il calcio l'avesse annoiato, ha suscitato molto scalpore.


Un campione idolo delle folle, ricco a dismisura, che svolge un'attività che in fin dei conti è un gioco, si annoia!




Perchè tutto ciò?


La mia spiegazione è questa:


il campione svedese, guidato da un ottimo, ma venale manager in pochi anni ha cambiato diverse squadre, con l'unico intento di guadagnare sempre di più.


Con questo atteggiamento ha privilegiato, certamente l'aspetto materiale della sua professione, svilendo però quello emozionale.


Ibra non si è voluto legare, non ha mai voluto essere una bandiera, anche le sue esibizioni in Nazionale sono state spesso imbarazzanti; questo svolgere il proprio lavoro senza sentimenti lo ha stancato per forze di cose.


Diversa è la situazione di campioni come Totti e Del Piero che hanno legato la loro professione, ma anche la loro persona a una città, a dei tifosi e a una squadra.


Un legame che diventa anche emotivo, infatti il problema che si incontra con loro è che non vogliono mai smettere anche se l'età avanza.


Certo è che il carattere e le scelte delle persone non possono essere tutte le stesse e ci sono fior di campioni che hanno cambiato squadra, ma con un altro spirito non solo animati dall' interesse.


O almeno l'interesse è venuto fuori a fine carriera come è successo a Etoo.


Ibra è solo oppure molto più meschinamente sta ponendo le basi per un prossimo trasferimento?

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domenica 9 ottobre 2011 | 0 commenti

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I giornalisti sportivi, sempre meno sportivi e sempre più tifosi

sabato 8 ottobre 2011 | 0 commenti

Sono sincero, mi è sempre piaciuto, dai tempi dei primi Processi di Biscardi, guardare le trasmissioni sportive tipo talk show.
Niente di eccezionale, però quell'atmosfera da Bar dello Sport, quelle chiacchiere familiari, perchè le stesse scambiate con amici o colleghi mi attiravano.

I protagonisti erano qualche tempo fa, giornalisti sportivi, che si lasciavano  trasportare dall'enfasi, però mantenevano un minimo di decoro.

Certo, niente a che vedere con Maurizio Barendson o Paolo Valenti, per non dire di personaggi come Sandro Ciotti o Enrico Ameri, però chi interveniva, anche se lasciava trasparire la sua fede calcistica cercava di essere obiettivo.

Oggi si è persa ogni dignità.

Il peggior ultra non è niente di fronte a certi personaggi che popolano le tribune dei siparietti delle trasmissioni sportive.
Urla, balletti, insulti, ma quello che è peggio assoluta mancanza di obiettività
Ho visto alcuni di questi personaggi negare falli di mano macrospici, giustificare ogni tipo di prestazione, accusare arbitri.
Insomma tutto per compiacere la propria squadra.
Il sospetto che la cosa non si del tutto disinteressata viene spontaneo, ma anche allontanando ogni cattivo pensiero, mi domando:" ma che giornalisti sono questi?"

Ma chi era l'arbitro di Inter Lugano?

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Dopo le roventi polemiche contro l'arbitraggio di Gianluca Rocchi, reo a detta degli interisti  di aver contribuito alla sconfitta neroazzurra contro il Napoli, ecco che la squadra di Moratti e Ranieri affronta il temibile Lugano in amichevole.

Il teatro dello scontro è il terreno amico di Appiano Gentile, la formazione messa in campo, quasi quella titolare.

L'arbitro non è Rocchi, allora il rullo compressore di Ranieri asfalterà gli svizzerotti.


Ma ecco che accade qualcosa di imprevisto, l'Inter perde 2 a 0.

Moviola in campo subito, così accontentiamo anche Biscardi, ci sarà stato sicuramente qualche episodio a sfavore, senza contare calciopoli.
La vogliono far scontare agli interisti anche nelle amichevoli.
Non c'è dubbio è un complotto planetario.

Bando alla facile ironia, invece che soffermarsi sulla cattiva prestazione dell'arbitro di Inter Napoli, non era meglio per Moratti e Ranieri concentrarsi sui veri problemi della squadra?

Se soffri il solletico non guardare questo video

venerdì 7 ottobre 2011 | 0 commenti

Lo dico perchè chi soffre il solletico in maniera esagerata può sentirsi male dalle risate.


Risate a crepapelle che potrete fare guardando questo esilarante video.


Argomento:il calcio


Protagonisti: i portieri che ne combinano veramente di tutti i colori.


Coinvolti anche atleti famosi come Higuita e il nostro Taibi.
Scene veramente divertenti, ma quella che preferisco di più è il portiere che si la ncia in attacco e segna con le mani.


Da non perdere!


NBA il lockout continua, ma per chi gusta questo video il divertimento continua

giovedì 6 ottobre 2011 | 0 commenti

Niente da fare, speranze perse , circa la fine del lockout NBA che blocca, per l'appunto il campionato più bello del mondo.
Lebron, Wade, Rose,Bryant per adesso dobbiamo rinunciare lle loro giocate o sperare di poterli ammirare in qualche campionato nostrano.
Nel frattempo in questo video possiamo ammirare le giocate più divertenti del 2009.
Poco?
Per adesso accontentiamoci.

Quest'anno lo scudetto lo vince la Juve, secondo il Napoli e terza la Lazio.

martedì 4 ottobre 2011 | 0 commenti



Questo il mio pronostico per il campionato 2011-2012.


La squadra più forte è il Napoli secondo me, ma alla fine arriverà secondo per una serie di motivi.










Juve vincente perchè:


  • ha un'ottima squadra, composta da giocatori emergenti e da vecchi campioni in cerca di riscatto
  • la Società ha investito molto e ha creato una solida struttura
  • non ha le Coppe Europee che sottragono energie e causano infortuni
  • ha uno stadio che diventa un fattore decisivo nelle gare in casa con i tifosi a ridosso del campo da gioco



Il Napoli secondo perchè:
  • pur essendo più forte della Juve, perderà punti per colpa della Champions
  • l'ambiente creerà ad un certo punto della stagione una tensione eccessiva






La Lazio terza perchè:

  • ottimo allenatore, malgrado quello che pensano i laziali
  • Attacco fortissimo con Cissè e Klose
  • Società presente e ambiziosa





Non vedo le milanesi nei primi tre posti, forse solo il Milan potrebbe risalire posizioni o l'Inter se Moratti a gennaio compie acquisti di top player.
Ma allostato attuale delle cose troppi sono i problemi che affligono Milan e Inter per pensare che possano risolverli in così breve tempo, prima che il gap con Napoli e Juve diventi incolmabile.

Le sorprese del campionato?
Fiorentina e Udinese

Aspettando Milan Juve

domenica 2 ottobre 2011 | 0 commenti

Alle 20,45 il big match Milan Juve, ma nel mentre le altre non stanno a guardare.


A cominciare dall'Udinese che sbriga la pratica Bologna con un secco 2 a 0, con Di Natale sempre a segno.
Bene, Palermo e Cagliari che liquidano rispettivamente Siena e Lecce.
Giovinco, poi trascina il Parma in una convincente vittoria contro il Genoa.
L'Oscar della giornata va però alla Lazio del bistrattato Reja che vince a Firenze dopo essere passata in savntaggio.

Di Klose il gol decisivo.



In vetta, in attesa di stasera troviamo l'Udinese di Guidolin seguita da terzetto Napoli, Palermo, Cagliari.
Campionato sempre equilibrato anche se le forze in campo cominciano a delinearsi.

Inter, ma è solo colpa di Rocchi?

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Interisti furiosi dopo gli errori di arbitrali dell'arbitro Rocchi durante l'incontro con il Napoli.
Marchiani, effettivamente le topiche del fischietto di turno.


Errori che sicuramente hanno danneggiato i neroazzurri, ma mi domando la sconfitta è solo colpa di Rocchi?

La squadra dopo la concessione del rigore ha letterlmente perso la testa, protestando oltre ogni limite rischiando seriamente di finire la partita in con 2 o 3 espulsi.

Lo stesso Ranieri ha inveito, come mai visto fare nella sua carriera.

In fondo era un rigore ingiusto concesso come tante volte succede sui campi di calcio.

L'Inter di Mourinho aveva retto bene anche due espulsioni, anzi per un certo periodo non c'era partita che riuscisse a finire in 11 e il risultato quasi sempre era la vittoria.

Nervosismo eccessivo, che mal celava una profonda insicurezza, i giocatori si rendevano conto che in 10 contro 11 e sotto di un gol non sarebbero mai riusciti a sconfiggere il Napoli.

 E con questa consapevolezza che l'11 di Ranieri è sceso in campo, senza verve, senza rabbia, rassegnata alla sconfitta.

In più ci metterei la prova maiuscola del Napoli, che nel secondo tempo ha dato una vera e propria lezione di calcio ai neroazzurri.

Il rischio più serio per l'Inter è che possa nascondersi dietro gli errori arbitrali senza tenere conto dei limiti caratteriali e tecnici della squadra.


Soprattutto alcuni giocatori, Forlan e Alvarez su tutti sono sembrati poco incisive, mentre nel Napoli tutti andavano a mille tranne Pandev (guarda caso un ex interista).

Rocchi, allora unico colpevole?
 
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