Il problema arbitrale in Italia

lunedì 5 marzo 2012 | 0 commenti

Ancora errori arbitrali, ancora polemiche.

Che gli arbitri possano sbagliare è fuori di dubbio e discussione.

Tanti i fattori che possono influire sul loro cattivo giudizio:

  • la velocità del gioco attuale;
  • atteggiamenti dei calciatori che spesso simulano interventi fallosi;
  • buchi neri su interpretazioni del regolamento.
E' innegabile, però che gli errori oltre a ripetersi troppo frequentemente, sono anche grossolani.

La scelta di Nicchi e Braschi come Presidente e designatore mi ha sempre lasciato molto perplesso, entrambi, infatti erano piuttosto scarsi come arbitri, soprattutto Nicchi.

Più opportuno designare qualche personalità del mondo arbitrale più autorevole.


Gli arbitri di serie A sono attualmente una ventina e nesuuno di loro emerge come bravura e personalità.
Lo stesso Tagliavento, considerato il migliore in assoluto, ormai è diventato autoreferenziale per cui spesso si erge a protagonista delle partite, e non parlo di Milan Juventus e del gol fantasma, ma di tutte le sue ultime direzioni.

Rocchi ne combina una  a partita, Valeri è troppo suscettibile, Banti scarso, Giannoccaro influenzabile, Rizzoli fa finta di non vedere niente, Damato una l'imbrocca e due no, Russo quando sbaglia combina dei disastri, Gervasoni fa l'autoritario, Guida è inesperto.
Insomma arbitri bravi non ce ne sono, i dirigenti arbitrali sono troppo protettivi e il movimento non decolla.


Credo che per poter risolvere una volta per tutte il problema, se il mondo del calcio si ostina a non voler utilizzare la tecnologia, non vi è che un modo: quello di adottare il sistema dello sport professionistico americano.

Negli Stati Uniti gli arbitri sono professionisti e non dipendono, come in Italia dalle Federazioni.
Gli arbitri più bravi guadagnano di più e vengono chiamati ad arbitrare spesso, quelli scarsi non vengono più chiamati ad arbitrare.
In questo modo , non si azzererebbero gli errori, ma ci sarebbe una selezione dei migliori e uno sprone per chi scegliesse la professione di arbitro a migliorarsi.

Accadrà mai cio'?

Non credo.

Alla Federazione resta solo questo ultimo potere da sfruttare se non vuole che la Lega dei Presidenti prenda definitivamente il sopravvento nella gestione del calcio.

Una siffatta organizzazione ha portato a calciopoli che altro non era che il tentativo di condizionare gli arbitri e i loro dirigenti.

La telefonata tra Agnelli e Galliani: ma cosa si sono detti?

sabato 3 marzo 2012 | 0 commenti



Un altro dei misteri buffi del calcio.
Milan Juventus, per carità non ne parliamo più, tanto si sa che nessuno commenterà obiettivamente l'accaduto.

Sembrava scoppiata la guerra tra due alleati storici come Milan e Juventus che di fatto hanno guidato il movimento calcistico italiano almeno fino a calciopoli.

Gli interessi in gioco sono però troppo elevati per pensare a una reale rottura fra i due club, come avevo già previsto.

Sbollita la rabbia la pace sarebbe tornata a regnare.

Niente si sconvolgente? Invece sì!

Che i due si mettessero d'accordo lo ripeto era scontato, ma che si dessero tante versioni diverse del come è francamente assurdo.

Andrea Agnelli asserisce di aver avuto le scuse di Galliani.
Galliani dice di aver sentito Agnelli, ma che il suo cuore di tifoso ancora sanguina.
Allegri e Milan Channel ripropongono le accuse alla Juve e si domandano perchè Galliani avrebbe dovuto scusarsi.

Insomma sembra di essere in una gabbia di matti, anche se le spiegazioni sono meno astruse di quanto sembri.

Galliani e Agnelli rappresentano il potere, non dimentichiamo di chi stiamo parlando, cioè dei due più grandi potentati economici d'Italia. 
Un parallelo con la politica li assimilirebbe a Russia e Stati Uniti.
Loro no la guerra non se la possono fare perchè uno dei due rischierebbe la sconfitta.
Meglio un'alleanza a discapito di tutti gli altri, basta vedere come è amministrata la Lega o come sono stati divisi i diritti televisivi.
In mezzo, però ci sono i tifosi, anime pure a cui bisogna far credere altre cose.
Ecco, quindi le dichiarazioni  di Allegri o quelle di Milan Channel o ancora le bizze dei giornalisti tifosi in tv.

Il calcio è un affare economico e viene regolato dalle leggi dell'economia, alla faccia di chi tifa, discute si arrabbia.
 
© Copyright 2010-2011 Sport e non solo All Rights Reserved.
Template Design by Herdiansyah Hamzah | Published by Borneo Templates | Powered by Blogger.com.