Tutto inizia con tweet di Federica che denuncia di aver "incassato" solo 3000 euro per le prestazioni ai mondiali di Roma in cui la brava e bella atleta veronese aveva vinto due ori e stabilito tre record del mondo.
La Pellegrini, è bene dirlo, non si lamentava dell'esiguità della cifra, ma della disparità di trattamento con la Filippi che allo stesso mondiale aveva vinto i 1500 e aveva conquistato una medaglia di bronzo negli 800 sl "incassando" 20.000 euro.
Strana vicenda legata non ai premi individuali, ma quelli spettanti alle società. La Pellegrini avrebbe fatto percepire alla sua società, la Canottieri Aniene, meno soldi, perchè avrebbe usufruito di tecnici federali e di strutture della Federazione. L'Aniene , quindi non avrebbe messo a disposizione nè tecnici, nè impianti.
Diversa la situazione della Filippi che si sarebbe allenata presso la sua società, l'Aurelia nuoto con tecnici privati.
E qui nascono le polemiche!
L'Aurelia nuoto è una società riconducibile al Presidente Federale Barelli e i tecnici che seguirono la Filippi sarebbero stati stipendiati dalla Federazione.
Insomma la Pellegrini denuncia il fatto che con un artifizio Barelli avrebbe fatto arrivare 20.000 euro alla sua società!
La FIN oggi si difende affermando che la Pellegrini in questi anni ha percepito 750.000 euro di premi.
Ma in questo caso si tratta dei premi individuali per le vittorie e i record di un'ineguagliabile campionessa e non quelli spettanti alle società.
Nella diatriba si è inserito anche lo sponsor di Federica, la Yamamay che per bocca di un suo dirigente parla di un sistema "perverso" di fondi alle società.
A questo punto urge un intervento del CONI e del suo Presidente Malagò per fare chiarezza su una vicenda poco edificante.
La Pellegrini, è bene dirlo, non si lamentava dell'esiguità della cifra, ma della disparità di trattamento con la Filippi che allo stesso mondiale aveva vinto i 1500 e aveva conquistato una medaglia di bronzo negli 800 sl "incassando" 20.000 euro.
Strana vicenda legata non ai premi individuali, ma quelli spettanti alle società. La Pellegrini avrebbe fatto percepire alla sua società, la Canottieri Aniene, meno soldi, perchè avrebbe usufruito di tecnici federali e di strutture della Federazione. L'Aniene , quindi non avrebbe messo a disposizione nè tecnici, nè impianti.
Diversa la situazione della Filippi che si sarebbe allenata presso la sua società, l'Aurelia nuoto con tecnici privati.
E qui nascono le polemiche!
L'Aurelia nuoto è una società riconducibile al Presidente Federale Barelli e i tecnici che seguirono la Filippi sarebbero stati stipendiati dalla Federazione.
Insomma la Pellegrini denuncia il fatto che con un artifizio Barelli avrebbe fatto arrivare 20.000 euro alla sua società!
La FIN oggi si difende affermando che la Pellegrini in questi anni ha percepito 750.000 euro di premi.
Ma in questo caso si tratta dei premi individuali per le vittorie e i record di un'ineguagliabile campionessa e non quelli spettanti alle società.
Nella diatriba si è inserito anche lo sponsor di Federica, la Yamamay che per bocca di un suo dirigente parla di un sistema "perverso" di fondi alle società.
A questo punto urge un intervento del CONI e del suo Presidente Malagò per fare chiarezza su una vicenda poco edificante.