Totti si confessa.
Un Capitano c'è solo un Capitano!
Questo il grido dei tifosi che ogni domenica, da tanti anni, si alza dalle curve giallo rosse.
L'icona, la bandiera in questione è quella di Francesco Totti.
Il Capitano si confessa e cerca di descrivere meglio possibile il legame con la squadra e la città. Totti e Roma, Roma e Totti un accordo perfetto che solo una volta ha rischiato di rompersi. La sirena era quella del Real Madrid a cui è difficile resistere.
Solo un tentennamento, però poi la decisione di restare, per sempre legato ai colori giallorossi.
Una storia antica, romantica, anacronistica dopo i recenti passaggi di Higuain e Pogba.
C'è da dire che l'amore di Totti verso Roma e la Roma è stato ricambiato, anche economicamente.
Oggi Totti siede in panchina, malinconicamente è rimasto attaccato al campo da gioco, quando sarebbe stato meglio lasciare. Il Capitano è una presenza scomoda. Difficile mandarlo via bruscamente, ma altrettanto complicato averlo all'interno di una squadra dove gli equilibri sono sottili e deboli.
Spalletti già dallo scorso campionato ha individuato il problema e ha cercato di mettere fine, anche bruscamente alla presenza di Totti. Il destino ha voluto diversamente. La Roma in piena rimonta Champions si è dovuta affidare al Capitano che magicamente rovesciava gli esiti degli incontri nei pochi minuti in cui metteva piede in campo.
Spalletti incredulo ha dovuto accettare ancora per un anno la presenza di Totti calciatore. La società e il suo Presidente Pallotta hanno dovuto fare altrettanto.
Una leggenda Totti, ma forse oggi è proprio il Capitano ha frenare la crescita della sua squadra. Ma a Roma avranno il coraggio degli Agnelli che mandarono via bruscamente Del Piero?
Suonerà strano, ma è proprio da quel momento che i bianconeri sono diventati invincibili.
Comunque finisca la storia di Capitano c'è ne sarà sempre e soltanto uno:Francesco Totti.