La testimonianza di Doni mette nei guai la squadra orobica.
Il calciatore atalantino ha parzialmente ammesso combine di partite, ma lo scopo non sarebbe stato quello di scommettere sulle stesse, ma favorire la squadra di Bergamo, di cui si dice innamorato e tifoso.
Verità o strategia difensiva, fatto sta che le parole di Doni mettono nei guai l'Atalanta che in questo modo viene direttamente chiamata in causa.
Il principio della Responsabilità oggettiva, di fronte a una o più partite truccate da un proprio tesserato, potrebbe aprire l'orizzonte a pene severissime.
Dall'inchiesta cremonese emergono altri particolari inquietanti, come le intercettazioni che riguardano una segretaria della Federazione la quale fornisce indicazioni sulle indagini agli inquisiti e da' loro delle dritte per minimizzare le pene sportive.
Fatti chiaramente ancora da accertare, perchè si tratta solo di indiscrezioni che provengono dalla Procura di Cremona.
Si è invece ridimensionata la notizia del coinvolgimento di Buffon, Cannavaro e Gattuso che sembravano essere stati tirati in ballo.
In effeti sui tre non c'è assolutamente niente tranne che un pettegolezzo espresso verbalmente da uno degli intercettati.
La vicenda calcioscommesse che inizialmente avevo ritenuto di poco conto, si sta invece rivelando molto interessante dopo le confessioni di Doni e Gervasoni.
A questo punto credo che ne vederemo e sentiremo delle belle!